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A Tivoli firmato il protocollo sul sistema integrato protezione vittime di reato

Tivoli – Il sindaco di Guidonia Mauro Lombardo ha firmato il protocollo di aggiornamento del “Sistema integrato di protezione delle vittime di reato, in condizione di particolare”. Con questa firma l’Amministrazione comunale di Guidonia Montecelio rinnova il suo impegno nel contrasto alla violenza di genere.
Nel documento promosso dalla Procura di Tivoli sono coinvolte anche le Asl del territorio, 5 e 4, le Forze dell’Ordine, l’Ordine degli Avvocati, l’Ordine degli Psicologi, l’Amministrazione comunale di Tivoli e il Consorzio Intercomunale dei Servizi e Interventi Sociali Valle del Tevere, in rappresentanza insieme a Guidonia Montecelio dei 75 comuni che ricadono nella giurisdizione della procura tiburtina.
Quando i sindaci firmano un protocollo d’intesa come questo, la firma apposta non è solo la firma di un ente ma, simbolicamente, di tutti i cittadini che chiedono una maggior sicurezza. Questo protocollo, oltre a dettagliare molte e importantissime iniziative, ha avuto anche il merito di ispirare e guidare molti altri progetti, come la casa di accoglienza per le donne vittime di violenza che stiamo realizzando a Guidonia Montecelio in una casa confiscata alla malavita.
La nostra Amministrazione su questo delicato tema è già attiva e impegnata. Prima con l’assessore Michela Pauselli e ora con Cristina Rossi. Tra i nostri assistenti sociali c’è una figura dedicata nello specifico a questi reati che, da quando è stata attivata lo scorso anno, ha già iniziato a raccogliere testimonianze da donne in difficoltà. Oltre ad aver trovato una nuova, adeguata, sede al centro antiviolenza. Noi ci siamo e ci saremo sempre, pronti a fare la nostra parte.
Questo nuovo protocollo amplia e specifica ulteriormente i servizi per le donne e i minori vittime di violenza, introducendo nuovi ambiti di intervento e compiti per i soggetti firmatari. Rispetto alla prima versione del Protocollo del 2016, un documento che divenne ispirazione per iniziative analoghe in tutta Italia, si pone maggiore attenzione alla rete socio sanitaria del territorio e alla rete dei centri antiviolenza.