ROMA – L’Amministratore delegato di Strada dei Parchi Ing. Riccardo Mollo ha dichiarato: «La scontata bocciatura di oggi da parte del CIPESS del PEF “a zero investimenti”, predisposto su indicazioni del Commissario ad acta e del DIPE, con i conseguenti aumenti insostenibili per l’utenza, rappresenta una buona notizia ma lascia nuovamente irrisolti i gravi problemi denunciati da anni da Strada dei Parchi (SdP)».
«La decisione del Ministero di rinviare al 31 dicembre gli adeguamenti tariffari, facendo seguito al blocco degli aumenti dal 1° gennaio al 30 giugno da noi voluta e con costi a nostro carico, da un lato allunga i tempi della trattativa sul futuro di A24 e A25 imposto dal Governo, nonostante vi siano ben 3 Commissari da anni al lavoro, ma dall’altro non affronta minimamente le emergenze del presente che ricordano a tutti come il tempo sia già scaduto».
«L’ultimo episodio – continua Mollo – si riferisce ad un cervo investito questa mattina sulla A25, nei pressi dell’uscita di Pescina. Appena il 2 marzo scorso un incidente analogo si è verificato su una rampa dello Svincolo di Valle del Salto, sulla A24, mentre il 24 aprile era toccato ad un capriolo vicino Pietrasecca. E l’elenco potrebbe proseguire: sono 70 infatti gli incidenti che hanno coinvolto fauna selvatica sulle autostrade A24 e A25 nel solo 2021, e nei primi mesi del 2022 sono già 33, di cui 7 hanno coinvolto animali di grandi dimensioni (caprioli e cervi). Un rischio costante per la sicurezza dei nostri Clienti e un danno enorme per chi, come le vicine riserve e Parchi Regionali e Nazionali, è impegnato nella salvaguardia di questo tesoro vivente».
«Tutto questo accade – sottolinea l’AD di SdP – mentre l’installazione delle nuove reti speciali, progettate per la fauna dei Parchi interessati, è appena iniziata nel lotto di 4km vicino ad Ortona dei Marsi e già rischia un brusco stop».
«SdP confida che, dopo gli impegni assunti ieri dal Ministro Giovannini con la sua Informativa alla Camera dei Deputati su tariffe e sicurezza di A24/A25, il mancato approfondimento e conseguente accoglimento da parte del Ministero competente di ben 18 ipotesi di PEF da noi avanzate negli ultimi anni e la bocciatura da parte del CIPESS di oggi del PEF imposto dal Concedente, finalmente si possa individuare una soluzione condivisa e avviare i lavori necessari per la messa in sicurezza di infrastrutture classificate come strategiche per la Protezione Civile. Questo, secondo noi – conclude Mollo – si può fare senza aggravi insostenibili per l’utenza, evitando però ulteriori perdite di tempo rincorrendo, ad esempio, insostenibili ipotesi di risoluzione della concessione per colpe (quali?) del Concessionario, certamente molto più onerose per lo Stato e foriere di futuri ed infiniti contenziosi».
Da parte di Strada dei Parchi resta immutato l’atteggiamento di piena e fattiva disponibilità a trovare una soluzione nel rispetto del contratto esistente, purché vengano, appunto, avviati subito, come peraltro sembra aver lasciato intendere ieri il Ministro, i lavori urgenti per la sicurezza antisismica e per il contenimento degli attraversamenti della fauna selvatica.