La sentenza del Tar del Lazio del 21 luglio scorso, in base alla quale sono stati ipotizzati notevoli incrementi dei pedaggi autostradali di A24 e A25, in realtà impone unicamente al Ministero dei Trasporti di riconoscere gli investimenti contrattualmente previsti e realizzati da Strada dei Parchi nell’ammodernamento e nella sicurezza della rete di competenza nel 2015. Tale sentenza non implica dunque un automatico incremento dei pedaggi, decisione che peraltro è determinata solo dal Ministero dei Trasporti.
La sentenza del Tar, impone di rivedere e completare l’istruttoria non conclusa riferita al 2015 riguardante gli incrementi tariffari annuali previsti per i lavori effettuati sulla rete autostradale. Allora il Mit si limitò a riconoscere un aumento tariffario uguale al tasso di inflazione programmata (1,5%), motivato dalla situazione economica del Paese e non diede risposta a Strada dei Parchi circa il riconoscimento dei lavori svolti.
Quindi il Tar con la sentenza dei giorni scorsi ordina semplicemente di completare quella procedura. Una volta definito il valore delle risorse dovute e non riconosciute a Strada dei Parchi si aprirà con il Ministero un confronto che non necessariamente comporterà l’aumento delle tariffe.
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