ROMA – A sole due settimane dalla caduta di massi sull’autostrada A24 nei pressi di Roviano, dalla tarda serata di oggi il tratto colpito dalla frana verrà riaperto a doppia corsia in entrambe le direzioni. Un risultato conseguito, lavorando giorno e notte, dai tecnici del Gruppo Toto, in coordinamento con il personale di SdP, che hanno installato una speciale barriera paramassi in tempo per il lungo fine settimana di Pasqua. Ancora una volta, le sinergie di gruppo hanno permesso di sanare una situazione di pericolo su una tratta dell’autostrada, quella tra le uscite di Carsoli/Oricola e di Vicovaro/Mandela, progettata e costruita in un’area di frana oltre mezzo secolo fa e che andrebbe ricostruita in variante, come infinite volte rappresentato al Ministero concedente.
La frana del 30 marzo scorso è stata innescata da un cedimento ad oltre 200 metri a monte delle pertinenze autostradali, nel territorio del Comune di Roviano. Per riaprire l’autostrada, SdP si è immediatamente attivata con una soluzione temporanea, un muro in cemento installato in sole 30 ore, che ha consentito di tamponare l’emergenza e di riaprire al traffico in entrambe le direzioni, anche se su una sola corsia. Da questa sera la speciale rete paramassi permetterà di ripristinare una circolazione a pieno regime su entrambe le carreggiate. La rete, con un’estensione di 60 metri e un’altezza di 6 metri, è stata collaudata per assorbire fino a 5.000 kJ grazie ad un dispositivo di dissipazione dell’energia prodotta dalle frane. È stata installata in piena sicurezza da rocciatori esperti in costante coordinamento con operatori che monitoravano in tempo reale segnali di ulteriori distacchi a monte.
Meno di un anno fa era toccato alla Galleria di Roviano, costruita su una frana, messa in sicurezza e già riaperta durante i ponti festivi e i weekend, mentre erano ancora in corso i lavori, grazie ad una soluzione appositamente ideata e installata da Strada dei Parchi. Oggi SdP è stata costretta ad intervenire di nuovo, anticipando i fondi per l’intervento, per senso di responsabilità verso i propri Clienti e verso i territori per cui l’autostrada costituisce un’infrastruttura strategica, come sancito anche dal Parlamento nel 2012 con una legge. Per sanare il problema alla radice, è stato aperto un tavolo tecnico con gli Enti locali e la Prefettura di Roma, a cui SdP partecipa in veste di consulente, non essendo l’area di sua competenza, ma ad oggi non sono stati ancora individuati interventi risolutivi e soggetti in grado di attuarli.
SdP si è mossa ancora una volta per prima e da sola, in un clima di costante emergenza, perché manca da quasi 10 anni lo strumento di programmazione economica che regola i rapporti tra Concessionaria e Concedente e indica gli interventi prioritari, il PEF. In attesa dell’approvazione, dopo 18 progetti e simulazioni inviate da SdP ai Ministeri competenti, la tratta tra Carsoli e Vicovaro, giunta a fine vita, era stata recentemente inclusa dal Commissario straordinario nella lista dei progetti più urgenti, per cui sono già da oggi disponibili i primi 800 milioni di euro. Ma la burocrazia ritarda l’apertura del cantiere per la tratta in variante, sorda e impassibile di fronte a tutti i segnali che ci ricordano che il tempo è già scaduto.
In queste ore SdP sta provvedendo ad installare i montanti per estendere la barriera paramassi per altri 100 metri a monte e a valle dell’area di frana, dove il pericolo non è immediato ma va prevenuto. I lavori verranno sospesi per consentire la piena fruibilità in sicurezza dell’autostrada nel periodo pasquale. Riprenderanno da martedì 19 aprile, con possibili riduzioni di carreggiata e riaperture complete in corrispondenza dei fine settimana.