Roma – Con tre giorni di anticipo sulle previsioni, è stato riaperto oggi, in entrata e in uscita per tutte le direzioni, lo Svincolo di Tornimparte. La riapertura delle ultime due rampe dello svincolo sulla A24 coincide con la conclusione dei lavori di messa in sicurezza dell’adiacente Viadotto Sant’Onofrio. Lavori che sono stati eseguiti senza mai interrompere il traffico in entrambe le direzioni, se si escludono circoscritte chiusure notturne. Elevato su cinque piloni a circa 1100 metri di quota, il Viadotto è l’opera ingegneristica posta nel punto più alto dell’intera rete autostradale appenninica. Da oggi è anche il primo viadotto interamente antisismico delle autostrade A24 e A25.
Il nuovo Viadotto Sant’Onofrio, che conserva forma e tracciato della vecchia struttura in calcestruzzo per non alterarne l’inserimento nel territorio, risolve infatti numerose criticità dell’opera preesistente. La nuova struttura mista in acciaio corten, dotata di un sistema di dissipazione per le azioni sismiche, è stata adeguata secondo moderni criteri di progettazione e realizzazione delle costruzioni, soprattutto per i comportamenti statici e dinamici in caso di forti terremoti. La sua ricostruzione assicura inoltre una vita utile più estesa e un consistente miglioramento del comfort e della sicurezza degli utenti.
L’impalcato è stato demolito con mezzi meccanici dopo essere stato smontato pezzo per pezzo e ricostruito in poco meno di due anni e mezzo. Un intervallo che, considerate le grandi difficoltà di approvvigionamento di materiali in tempo di pandemia e i rallentamenti da essa indotti, la complessità degli iter approvativi unita all’esigenza di mantenere sempre aperta l’autostrada nel corso dei lavori, può essere considerato un vero record.
La neve è stata uno dei fattori di maggiore impatto sulle fasi di realizzazione dell’opera, sia per le attività preventive, sia per gli stop ai lavori imposti dalle basse temperature. Anche la gestione del traffico è stata attentamente pianificata, di volta in volta, per ottimizzare il livello di sicurezza degli utenti e coniugarlo con la rapida esecuzione dei lavori e con le esigenze di viabilità del territorio.
Una squadra di almeno trenta tra ingegneri, specialisti di sicurezza, materiali e contabilità oltre a più di quaranta lavoratori con differenti specializzazioni, è stata impegnata giorno e notte, in turni serrati e in ogni condizione climatica, contribuendo alla trasformazione del progetto in un’opera moderna e funzionale. Le prove di carico, eseguite la scorsa settimana, distribuendo i massimi carichi nelle posizioni più sfavorevoli per il ponte, hanno confermato le previsioni progettuali.
Un risultato eccezionale che, come nel caso recente della Galleria Roviano, è stato possibile solo grazie alle virtuose sinergie del Gruppo Toto. Infraengineering ha curato la progettazione e la direzione dei lavori, Toto Costruzioni Generali li ha eseguiti, mentre SdP ha garantito la sicurezza del traffico per tutta la durata, mantenendo in perfetto equilibrio le esigenze del traffico autostradale con il flusso delle lavorazioni.
Con la riapertura dello svincolo di Tornimparte e la probabile caduta dei primi fiocchi di neve torna a respirare un nodo vitale, sia per i pendolari che per il turismo. Da oggi gli impianti di Campo Felice sono di nuovo vicini a Roma e a Teramo, e raggiungerli sarà più piacevole e sicuro.
Non si fermano invece gli interventi di ricostruzione tra L’Aquila e Tornimparte, dove si stanno ricostruendo altri nove viadotti e altri ancora se ne aggiungeranno nei prossimi mesi. Sempre per rispondere alla doppia esigenza di portare avanti la messa in sicurezza mantenendo aperta l’autostrada, si continuerà a viaggiare su una carreggiata a doppio senso nei tratti tra il km 88 e il km 92 circa, al km 95, e tra il km 99 e il km 101 circa, interrotti da segmenti di “alleggerimento” per consentire i sorpassi. Mentre sul Viadotto Sant’Onofrio le parzializzazioni di carreggiata dureranno ancora pochi giorni, il tempo necessario ad ultimare gli interventi sulla segnaletica.