La sorpresa di Capodanno per i pendolari delle autostrade Roma-L’Aquila e Roma-Pescara ancora una volta è amara, anzi salata. Da oggi primo gennaio scattano infatti gli aumenti dei pedaggi e le tratte A24 e A25 si collocano di nuovi ai primissimi posti nella classifica dei rincari più alti: l’aumento medio per l’autostrada che collega Lazio e Abruzzo è del 3,45%, secondo solo al 6,5% registrato sulla Torino-Milano. L’aumento medio per le autostrade italiane sarà dello 0,86%. I rincari sono stati confermati con una nota dal ministero delle Infrastrutture e sono calcolati «sui veicoli-km che si prevede saranno percorsi sull’intera rete autostradale nel 2016». Le tratte A24 e A25, che fanno capo alla Strada dei Parchi Spa (controllata dal gruppo Toto e partecipata da altri azionisti con quote residuali), sono già fra le più care d’Italia: senza i nuovi aumenti, per esempio, il percorso Roma-L’Aquila, di appena 111 chilometri, costa di pedaggio 11,10 euro. La Roma-L’Aquila è peraltro frequentatissima dai pendolari che entrano nella Capitale da est e pagano per il brevissimo tragitto Tangenziale-Lunghezza, in tutto 16,6 chilometri, la bellezza di 1,7o euro. Questa uscita è fra l’altro quella che serve i veicoli pesanti diretti al Centro Agroalimentare (che ha preso il posto dei vecchi mercati generali), per il quale i camion pagano già adesso un pedaggio fr ai 2,2 e i 3,4 euro. E come se non bastasse, arrivano i nuovi aumenti. In particolare il tragitto Carsoli/Oricola-Roma est passa da 5.90 a 6.10.