Popoli – L’intero svincolo di Bussi sull’A25 sarà il primo ad essere trasformato in anti-sismico. Sono entrati nella fase decisiva e più complessa i lavori nel cantiere. Lavori già iniziati sotto il viadotto e che ora proseguono nella parte alta, sul piano stradale.Per le prossime settimane e fino al 20 settembre si lavorerà per trasformare un viadotto statico in un viadotto dinamico di nuova generazione, in grado di resistere a terremoti anche di entità superiore a quello dell’Aquila. Lo svincolo avrà una struttura completamente nuova: niente più singole campate distinte e separate una dall’altra, ma una sola campata che come una corda viene ancorata ai lati estremi, dove ci sono delle nuove “spalle” ammortizzate capaci di assorbire le onde sismiche. I lavori avranno come obiettivo il rinforzo delle pile, l’installazione dei dissipatori sismici e il rafforzamento dei punti di ancoraggio sui costoni ai lati del viadotto, le cosiddette “spalle”.
Sulle pile del viadotto si è lavorato nelle scorse settimane. Sono state rimosse con la tecnica dell’idrodemolizione le parti esterne, ormai rovinate dalle infiltrazioni di acqua salata. Successivamente sono stati praticati fori nelle fondamenta di ogni singolo pila e saldati nuovi ferri di armatura. Le pile sono state interamente ricoperte da una “camicia” in calcestruzzo armato spessa 35 centimetri.
Al disotto del piano stradale, per rendere gli impalcati antisismici, vengono impiantati su ogni pila ristrutturata delle coppie di nuovi appoggi elastici, che hanno lo scopo di dissipare le onde sismiche. Questi appoggi elastici permetteranno al viadotto di oscillare anche lateralmente, autonomamente anche dalle pile. La forza delle onde telluriche non si caricherà più sulle pile comprimendole, ma verrà scaricata alle estremità del viadotto. Qui si stanno realizzando degli ancoraggi elastici, agganciati alle spalle. Queste nuove strutture avranno il compito di disperdere l’energia delle onde sismiche e fare in modo che il viadotto possa resistere anche a terremoti molto più intensi di quello dell’Aquila.
Un grandissimo passo avanti per la sicurezza di chi viaggia sull’A25. Questo di Bussi è il primo intervento completo di messa in sicurezza sismica di uno svincolo dalla caratteristica forma circolare. E’ un progetto pilota che poi verrà esteso a tutti gli svincoli che presentano caratteristiche simili. Ricordiamo che nella zona di Bussi Popoli si registrarono forti danni anche alle strutture autostradali nei vai terremoti che si sono susseguiti a quello devastante dell’Aquila. In quest’area per almeno tre volte sono stati risollevati e rimessi in posizione impalcati di viadotti spostati dalla forze delle onde.
Per l’intera durata dei lavori l’ingresso autostradale di Bussi – Popoli sarà chiuso, in entrambe le direzioni. La riapertura, salvo imprevisti, è fissata per il 20 settembre 2019. Gli automobilisti diretti a Pescara potranno usufruire dello svincolo autostradale di Torre De’ Passeri, mentre gli automobilisti diretti a Roma potranno entrare in autostrada a Pratola Peligna – Sulmona.