Redazione – Oltre a quanto previsto dal Dpcm per la zona rossa il vice presidente dell’Abruzzo Emanuele Imprudente ha chiarito che:
la raccolta delle olive e gli spostamenti per andare e per tornare dai frantoi sono consentiti, anche al
di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito;
b) l’attività di ricerca e raccolta dei tartufi, in quanto assimilabile ad attività lavorativa, è consentita
anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione, a condizione che il
raccoglitore abbia sempre con sé:
1. tesserino di abilitazione alla raccolta dei tartufi in corso di validità;
2. copia dell’attestazione del versamento della tassa regionale dell’anno in corso;
3. se non è titolare di P.IVA specifica (con codice ATECO 02.30.00 “raccolta di prodotti non legnosi del
bosco”), copia dell’attestazione del versamento per sostituto d’imposta entro i 7.000 euro del
modello F24.
Non è consentita la raccolta a titolo amatoriale di tartufi, funghi, erbe e frutti spontanei;
c) è consentito lo spostamento anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione
per raggiungere orti, vigneti, aree ortofrutticole private e ricoveri di animali, a condizione che il
soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la
relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
in foto: Agriturismo Ferramosca