Regione Abruzzo – “Ci confrontiamo oggi con i principali attori dell’economia abruzzese e nazionale per raccontare i passi in avanti fatti dalla Regione Abruzzo verso la crescita economica, per colmare quel divario di infrastrutture che ha sempre penalizzato il nostro territorio, la nostra logistica e le nostre connessioni. Vogliamo ascoltare le imprese e gli operatori economici per raccogliere spunti e riflessioni sulle traiettorie di sviluppo, comprendere qual è il loro punto di vista, quali sono le esigenze e i suggerimenti”.
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio a latere del confronto con i rappresentanti di aziende del territorio abruzzese facenti parte del Club Ambrosetti che si è tenuto oggi a L’Aquila, nella sede della Fondazione Carispaq, alla presenza di Danilo Di Matteo, responsabile Marche, Umbria, Abruzzo e Molise per The European House-Ambrosetti e del presidente della Fondazione Domenico Taglieri.
Si è parlato di “Infrastrutture e scelte strategiche per la competitività dell’Abruzzo, oltre la pandemia e la crisi geopolitica” per affrontare e disegnare linee di indirizzo per la crescita e lo sviluppo regionale.
“Stiamo gettando le basi per una stagione nuova, con la programmazione dei fondi europei 2021- 2027 – ha aggiunto Marsilio – e con il prossimo arrivo dei Fondi sviluppo e coesione dello stesso ciclo di programmazione. Insomma, ci sono tante opportunità non solo quelle in corso, il PNRR, ad esempio, la Zes che è partita e sta decollando e sta già producendo i suoi risultati, la fusione di Fira e Abruzzo Sviluppo che offre una spalla di sostegno finanziario all’accompagnamento verso lo sviluppo delle imprese. La pandemia cerchiamo di lasciarla alle spalle, non è più l’incubo che bloccava le prospettive di crescita e di sviluppo e le strategie per il futuro. Abbiamo sostenute con oltre 200 milioni di interventi l’economia del territorio – ha concluso Marsilio – ora dobbiamo guardare al futuro e gettare le basi per i prossimi anni.
L’Italia in generale sta affrontando bene questo passaggio, ci sono prospettive incoraggianti certificate dagli organismi internazionali mentre l’economia e i rapporti con l’Europa incoraggiano in questa direzione. Ci sono tutte le condizioni per poter chiedere, anche al mondo del privato di concorrere a questo sforzo e progettare con fiducia investimenti per il futuro”.