Carsoli – Accogliamo la rimostranza e l’appello della mamma di una ragazza disabile che avrebbe voluto partecipare ad un evento culturale organizzato ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Carsoli.
“Ho accompagnato mia figlia che aveva espresso desiderio di partecipare ad un evento dedicato alla cultura espressiva dei giovani organizzato al comune ma sono rimasta basita insieme a mia figlia, che dopo aver percorso la rampa di accesso riservata all’abbattimento barriere architettoniche, la porta di accesso al comune era sbarrata. A nulla è valso bussare o suonare e quindi mio malgrado sono stata costretta a dover riaccompagnare mia figlia a casa. Questa porta chiusa è stata una ulteriore ferita che è stata inferta a noi che ci chiediamo a cosa serva poi predisporre queste passerelle se poi il Comune non si accerta prima di tenerla aperta per le eventuali esigenze ed evitando di mortificare i cittadini che non hanno la possibilità di salire con le proprie gambe al primo piano della Sala Consiliare dove si svolgono eventi”.
La donna, dopo aver riaccompagnato la figlia a casa si è poi recata nuovamente in comune per esprimere la sua indignazione sull’accaduto”.