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Accusata di aver ucciso il padre, 38enne arrestata e tradotta a Rebibbia

Roma – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e della Stazione di Roma Tomba di Nerone hanno notificato un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Latina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una donna di 38 anni, gravemente indiziata del reato di omicidio volontario, ai danni del padre, per i fatti occorsi lo scorso 22 settembre a Sermoneta (LT).

Nello specifico, una chiamata arrivata al numero di emergenza 112, ha permesso ai Carabinieri di rintracciare la donna a Roma, in largo Sperlonga, mentre era ospite a casa di una conoscente che è stata a sua volta denunciata per favoreggiamento; l’avrebbe infatti aiutata, ospitandola a casa sua dopo che la donna indiziata dell’omicidio del padre, era evasa dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Latina, dove era sottoposta agli arresti domiciliari.

I Carabinieri, con un dispositivo di sicurezza, sono entrati in casa, hanno trovato la donna evasa e l’hanno condotta presso il carcere di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagata deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.