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Addio a Silvio di Giulio, il musicista dal libero pensiero: oggi i funerali a Santa Iona

Ovindoli. E’ stata  allestita a Santa Iona, la frazione di Ovindoli, nella sua abitazione in via Cavour, la camera ardente di Silvio Di Giulio, il 39enne morto ieri all’ospedale Santo Spirito di Pescara, a causa di una grave ed inesorabile malattia. . I funerali saranno celebrati nella chiesa di Santa Maria di Collemarciano di Santa Jona, oggi lunedì 2 dicembre alle 15.

Dopo la notizia della prematura scomparsa sui social sono state pubblicate immagini e ricordi del giovane musicista, travel desiner, coordinatore di tante attività nell’ambito dei progetti europei in oltre 20 paesi, che amava la sua terra di origine, per cui si spendeva continuamente.

Il messaggio degli amici

C’è sempre stata la musica nella vita di Silvio. Quella che ascoltava, quella che suonava, quella di cui scriveva. Difficile pensare a lui senza immaginare una colonna sonora per ogni fotogramma. Almeno quanto difficile è pensarlo senza vederlo sorridere. Silvio Di Giulio si è spento oggi a soli 39 all’ospedale di Pescara dopo aver lottato per settimane contro una malattia che aveva colpito il suo sistema immunitario.
Una giovinezza passata ad Avezzano circondato da decine di amici, gli anni di studio a Roma, poi il rientro nella Marsica per mettere radici nella natura che circonda Santa Jona, per suonare circondato dalle sue montagne, tra vette che amava scoprire anche su due ruote. Tanti i progetti che lo hanno visto protagonista in questi anni tra chitarre e armoniche, dalle collaborazioni con le radio a quelle con le riviste, fino a sposare il progetto di We Road, grazie al quale aveva sempre lo zaino pronto per partire verso spettacolari destinazioni.
“È difficile accettare che Silvio non ci sia più”, dichiarano gli amici: “La speranza con la quale in questi mesi abbiamo cercato di infondergli coraggio è oggi sostituita da un dolore senza confini. Ovunque sia, resterà il pilastro del nostro squadrone, come amavamo chiamarlo”.

La notizia della sua morte è arrivata con la violenza di un fulmine: ha squarciato il petto di chiunque abbia avuto il privilegio di parlargli, di viverlo, di ascoltare i suoi racconti. Dei viaggi, di quella vita che aveva scelto, che lo aveva portato in ogni angolo di mondo. Da quello più selvaggio a quello più ricco di esseri umani. A respirare libertà, per nutrire un’anima assetata di vita, che non ha smesso di ardere fino all’ultimo soffio.

Non c’è più Silvio Di Giulio, travel desiner, coordinatore di tante attività nell’ambito dei progetti europei in oltre 20 paesi. Di Giulio era un caleidoscopio di emozioni: perché era un musicista, un trainer, un project manager. Un fotografo, un motociclista… Un viaggiatore.

Aveva conseguito la laurea magistrale in Musicologia e Beni Musicali all’Università di Roma Tor Vergata, nella facoltà di Lettere e Filosofia.

IL NECROLOGIO: