L’Aquila. L’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) dell’Aquila ha provveduto ad erogare il saldo del rimborso delle tasse regionali per l’anno accademico 2022-2023 per un importo totale di circa 200mila euro in favore di 1.418 studenti, inoltre nei prossimi giorni l’Azienda pubblicherà la settimana prossima un aggiornamento della graduatoria assestata delle borse di studio 2023-2024 con la quale verrà corrisposto circa un milione di euro in favore di centinaia di studenti.
Lo rende noto il presidente facente funzione, Antonio Pensa, nel fare il punto sull’attività dell’ente. Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione dell’Adsu ha approvato a maggioranza il bilancio e all’unanimità il Piano integrato di attività e organizzazione, nuovo adempimento semplificato per le pubbliche amministrazioni, in cui è ricompreso il “Piano Triennale delle prestazioni dell’ADSU 2024-2026 – annualità 2024”. “Dopo un periodo di stallo non causato da responsabilità del Cda, in tre mesi l’Azienda è tornata a pieno regime ed è tornata ad erogare fondi e servizi agli studenti – spiega Pensa -. Questo grazie alla professionalità e al sacrifico dei vertici dirigenziali e del personale che ha recuperato il tempo perduto. Andiamo avanti per cogliere gli obiettivi che ci siamo prefissati – conclude – sempre lavorando e non alimentando polemiche che all’atto pratico si sono rivelate strumentali”.
Con il Piano Triennale delle prestazioni dell’ADSU 2024-2026 – annualità 2024, sono stati assegnati gli obiettivi al direttore, Michele Suriani, funzionari e dipendenti dell’azienda. Oltre agli obiettivi atti a garantire un funzionamento efficace della struttura amministrativa, quest’anno sono state inserite nel documento altre finalità strategiche dedicate alla “formazione del personale”, al rilancio della “comunicazione istituzionale” diretta agli studenti e all’avvio della ricostruzione della “Casa dello studente”. Ed ancora: i dati contenuti in questo atto rappresentano uno scenario di ripresa in termini di servizi offerti agli studenti, in particolar modo per quanto concerne il numero di pasti a mensa che, nel corso del 2024, senz’altro supereranno i valori pre covid assestandosi intorno a duecentomila euro.