Roma – Sono state emesse quattro condanne per complessivi 14 anni di reclusione con l’accusa per omicidio volontario per il pestaggio in strada del musicista di Roviano Alberto Bonanni, morto a Roma nel 2014 dopo tre anni di stato comatoso dall’aggressione immotivata.
Al termine del processo svolto con il rito abbreviato, il giudice dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta della procura condannando per l’accusa di omicidio volontario i quattro aggressori.
Per i quattro, già condannati in via definitiva per tentato omicidio, dopo la morte di Bonanni la procura di Roma ha riqualificato il fatto contestando l’accusa di omicidio volontario.
Come noto i fatti avvennero nella notte del 26 giugno del 2011, mentre il musicista rovianese si trovava nella movida del quartiere Monti con alcuni suoi amici quando venne violentemente aggredito e pestato a calci e pugni, finendo in coma.
“Nella drammaticità del fatto, per un omicidio avvenuto per futili motivi, rimane la soddisfazione che il giudice abbia aderito alla richiesta della procura e della parte civile – ha commentato dopo la sentenza l’avvocato Gaetano Scalise, legale di parte civile insieme al collega Stefano Gabrielli – È una storia molto tragica, perché non si può morire per due schiamazzi dopo un pestaggio così violento”.