L’Aquila. “A fronte di un’ azienda che non rispetta gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, che utilizza il metodo delle sanzioni disciplinari per spaventare i lavoratori, che nel tempo si è resa poco credibile minacciando cassa integrazione e licenziamenti, e che per ultimo in ordine di tempo ma non di importanza dichiara al tavolo nazionale, in fase di procedura di raffreddamento ex. art. 48 del contratto nazionale di lavoro, di fronte ad oltre 30 lavoratori, compresa l’associazione datoriale Fise Acap, di revocare i trasferimenti collettivi da Roma a Chieti e che poi nel giro di una nottata si rimangia la parola data, non può che trovare un’unica risposta dalle organizzazioni sindacali”.Così il lavoratori della strada dei parchi. “E’ tempo di dire basta perché nessuno può sedersi ad un tavolo di trattativa con chi non tiene fede alla parola data, perché troppe sono state le dimostrazioni di scorrettezza e pressappochismo, perché non è possibile dare cosi poca importanza alle lavoratrici e ai lavoratori facendoli vivere nell’incertezza da ormai troppo tempo, perché non abbiamo né un piano industriale né un piano per il lavoro, perché nessuno può pensare di gestire una concessione autostradale come se fosse un’azienda privata, perché quella che era stata “una piccola vittoria” delle organizzazioni sindacali non può essere rinnegata senza conseguenze, perché la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori viene prima di tutto e perché il rispetto tra le parti si realizza con i fatti. Per tutto questo” concludono “partecipiamo uniti al presidio del giorno 4 dicembre alle 9.30 sotto al ministero dei trasporti. Verranno garantiti i servizi minimi stabiliti dalla legge e dalle deliberazioni della Commissione di Garanzia.