Colleferro – Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno eseguito un mirato servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché a verificare la corretta attuazione delle disposizioni sull’adozione del “green pass” e delle misure di contenimento alla diffusione dei contagi da Covid-19.
Sorvegliati speciali i bar e pub del centro che, nel week end, diventano punti di aggregazione per centinaia di giovani colleferrini, ma anche per quelli dei comuni limitrofi.
Al dispositivo hanno preso parte le pattuglie del Nucleo Radiomobile e quelle delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia, che hanno proceduto complessivamente al controllo di 66 veicoli, 93 persone e 11 esercizi commerciali.
Al termine delle attività, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato a piede libero una persona per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre due persone sono state sanzionate amministrativamente per aver violato la normativa sull’obbligatorietà del “green pass”. Nello specifico, i Carabinieri hanno sorpreso il titolare e il dipendente di un esercizio pubblico di Valmontone mentre esercitavano l’attività lavorativa senza essere in possesso della certificazione verde.
Nel corso dell’operazione, inoltre, i Carabinieri delle Stazioni di Carpineto Romano, Colleferro e Artena hanno controllato 18 persone sottoposte agli arresti domiciliari, eseguito 6 perquisizioni, sequestrato un’autovettura, ritirato 3 patenti di guida ed elevando 11 contravvenzioni ai sensi del Codice della Strada – per un importo complessivo di 1.500 euro – decurtando un totale di 25 punti dalle patenti degli automobilisti indisciplinati.
Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un più ampio servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza durante le serate della “movida” del posto, mantenendo sempre alta l’attenzione per il rispetto della normativa volta a prevenire il diffondersi del Coronavirus nei luoghi di maggiore aggregazione sociale.