Al liceo ‘Amaldi’ di Roma nasce il primo campo volo droni in una scuola
Il progetto è parte del programma triennale 'Smart & Heart Rome', promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e finanziato da Roma Capitale, per realizzare sette Palestre dell'Innovazione per il contrasto alla povertà educativa
ROMA – Nasce al liceo ‘Amaldi’, nel quartiere Tor Bella Monaca di Roma, il primo campo volo droni in una scuola italiana, dedicato alla sfida della sostenibilità ambientale. Il progetto è parte del programma triennale ‘Smart & Heart Rome’, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale con il finanziamento di Roma Capitale – Dipartimento Trasformazione Digitale, che prevede la realizzazione e animazione di sette Palestre dell’Innovazione per il contrasto alla povertà educativa nelle periferie ad alto tasso di disagio sociale. Si parte dal quartiere Tor Bella Monaca, nel municipio più giovane di Roma ma anche il più povero, con il reddito imponibile medio individuale più basso della città. Alla Palestra polo lanciata lo scorso settembre presso l’IC ‘Melissa Bassi’ si unisce la Palestra satellite al liceo ‘Amaldi’.
Uno spazio, animato con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che consente agli studenti di cimentarsi nella realizzazione di progetti per misurare l’inquinamento atmosferico del proprio territorio, scoprire le potenzialità dei droni per la tutela ambientale e sviluppare nuove competenze per settori professionali e di ricerca in fortissima espansione. Lo spazio è stato inaugurato questa mattina con una conferenza stampa organizzata dalla Fondazione Mondo Digitale nell’aula magna del liceo con rappresentanti delle istituzioni e delle università coinvolte, cui è seguito un test di volo a cura dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
“Questa è una delle sette Palestre dell’Innovazione su cui Roma Capitale ha investito – commenta Riccardo Corbucci, presidente della commissione Innovazione Tecnologica di Roma Capitale – vogliamo fornire competenze ai ragazzi in ambito digitale, ambientale e di innovazione tecnologica. Per noi investire in questa formazione per gli studenti significa di fatto investire sul futuro di tutta la città“.
“La sfida tra centro e periferia richiede un impegno corale e sinergico, uno sforzo congiunto a sostegno dei territori – dichiara Mirta Michilli, direttrice generale Fondazione Mondo Digitale – Per una città davvero intelligente, dobbiamo preparare le nuove generazioni alle sfide del nostro tempo. Che si parli di sostenibilità ambientale o di transizione digitale, le soluzioni tecnologiche innovative devono tenere conto delle specificità di ogni contesto e prevedere azioni inclusive, scalabili e sostenibili. Con ‘Smart & Heart Rome’ Fondazione Mondo Digitale interviene per rafforzare il ruolo della scuola diffusa, affinché le Palestre dell’Innovazione diventino veri e propri presidi strategici per la formazione permanente, a partire dall’innovazione curricolare e dall’orientamento”.
La cordata educativa, che mette in relazione scuole di diverso ordine e grado, università, aziende, istituzioni e mondo dell’associazionismo locale, si replica in ogni municipio e si personalizza in base al contesto e alla specificità territoriale. È nel quartiere di Casal Monastero che ad aprile verrà inaugurata la Palestra dell’Innovazione polo presso l’IC ‘via Poppea Sabina’ e la Palestra satellite all’IIS ‘Enzo Rossi’, con un programma speciale dedicato alla moda sostenibile realizzato in collaborazione con il Master in Fashion Studies (Dipartimento SARAS) della Sapienza Università di Roma. Ad Ostia invece un percorso speciale in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre consentirà agli studenti dell’IIS ‘Carlo Urbani’ di scoprire le potenzialità dei videogiochi e della gamification per la fruizione e il recupero del nostro patrimonio archeologico, architettonico, artistico e culturale.
“L’approccio delle Palestre dell’Innovazione è sistemico e collaborativo, orientato alla comunità e al territorio – spiega Alfonso Molina, direttore scientifico Fondazione Mondo Digitale – L’obiettivo infatti non è solo costruire una città intelligente, ma garantirne la sostenibilità integrale. Dobbiamo agire in contesti specifici con azioni mirate che abbiano un impatto trasformativo sul tessuto sociale. Il ruolo del capitale umano, sociale e relazionale è indispensabile alla crescita sostenibile della città, intesa come organismo complesso, ma unitario. Il modello dell’educazione per la vita ci consente di agire sul potenziale umano della tecnologia. Non esiste smart city senza smart citizens“. (www.dire.it)