VALLEPIETRA – Era il 3 ottobre 2000. Sono trascorsi ventiquattro anni da quella visita Papale con Giovanni Paolo II che ebbe ad approdare nel luogo mistico per eccellenza il Santuario della Santissima Trinità. Un fatto storico, ricordato con particolare affetto dal comune di Vallepietra. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quel Papa così amato, sarebbe poi diventato Santo.
E nessuno avrebbe potuto immaginare che nella mattinata di Sabato un masso si distaccasse dalla montagna colpendo un pellegrino della compagnia dei devoti di Olevano Romano. Se l’è cavata con una ferita importante: 27 punti di sutura ed ora è fuori pericolo. Il Santuario però è stato chiuso, annullati tutti gli eventi. Ed il problema è importante. La zona è particolarmente impervia, e dovranno necessariamente essere disposte verifiche accurate ed interventi di messa in sicurezza. Sappiamo quanto queste procedure siano lunghe, complesse. Si teme dunque per le sorti del Santuario, punto di riferimento di pellegrinaggi e fede per tutte le generazioni e per tanti centri del Lazio e dell’Abruzzo.
Affidiamo dunque a San Giovanni Paolo II, (Karol Voityla) le preghiere per una riapertura nei tempi più brevi possibili. Anche il futuro di Vallepietra e dell’alta valle Aniene è “appeso” a questo luogo sacro.