Domenica 24 marzo al Teatro Comunale di Veroli arriva Mani di Sarta (Madeinterraneo Aps), lo spettacolo di e con Andrea Di Palma che narra del disastro ambientale della Valle del Sacco. Uno spettacolo intimo e delicato che parla a tutta la Ciociaria e non solo
“Mia nonna Maria ha fatto la sarta per una vita. Le mani di sarta sanno unire, cucire, legare; un filo e un ago fra le dita ti prendono le misure di pelle e cuore. Ha preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese, mia nonna. Se ad Anagni volevi un vestito da sposa, dovevi andare da Maria. E su quei vestiti da sposa ha cucito la sua storia personale con tutte le stoffe di vita che incontrava.
Dalla finestra affianco alla sua macchina da cucire, le scorreva davanti una Valle del Sacco a cui tutti prendevano le misure e tutti disegnavano un vestito nuovo. Con l’Italia che dettava la moda e la Ciociaria che la seguiva. Quella Ciociaria che oggi sembra una sposa abbandonata sull’altare: terra avvelenata con un fiume pieno di schiuma.
Ricordo mia nonna. Il rumore della sua macchina da cucire, le sue favole, gli abiti che faceva e quei quattro vestiti lasciati interrotti, mai finiti: qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai.
E forse, ora, è il momento di finirli questi vestiti, nonna.”
È questa la toccante premessa del prossimo appuntamento del Teatro Comunale Veroli, la cui stagione teatrale ’23-’24 prosegue a vele spiegate: dopo il successo del doppio appuntamento del fine settimana appena trascorso, Domenica 24 marzo, alle ore 18:00, assisteremo allo spettacolo “Mani di sarta”, proposto dalla “Compagnia MadeInTerraneo”, di e con Andrea Di Palma.
Finalista al premio “Dante Cappelletti” 2021 e selezionato al “Festival Strabismi 2022”, lo show è arricchito dalle musiche originali di Francesco Cellitti, con il sostegno del ”Festival Montagne Racconta.”
Un testo commovente, scritto da Andrea Di Palma e Federica Ponza che, partendo dalla storia personale, dal dialogo intimo tra l’autore e sua nonna, racconta il disastro ambientale della Valle del Sacco, triste fenomeno nostrano che, fino ad oggi, ha potuto contare su poca rilevanza mediatica. Una terra ricca del Centro Italia, quella ciociara, che ha visto profonde trasformazioni, identitaria un tempo di prosperità, vita, e poi diventata avvelenata e portatrice di morte.
Un appuntamento, dunque, toccante e foriero di riflessioni condivise sul futuro dei nostri amati territori, attraverso la consueta magia del teatro.