Tivoli – Sono 20 i partecipanti agli 11 progetti del programma Puc (progetti di utilità collettiva) previsto dal “Reddito di cittadinanza” e attivato dal Comune di Tivoli a supporto di diversi uffici comunali.
I progetti riguardano attualmente le seguenti aree:
✔ 3 dedicati alla tutela dei beni
✔ 6 dedicati alla cultura
✔ 2 dedicati all’ambiente
Grazie a un importante lavoro di sinergia tra le diverse realtà coinvolte, il Comune di Tivoli vanta il primato del maggior numero di Puc sinora attivati nella provincia di Roma tra i Comuni capofila del distretto sociosanitario Rm5, nonostante le numerose difficoltà non soltanto burocratiche, ma anche legate all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Il percorso di selezione e attivazione imposto dal ministero per le Politiche sociali è molto lungo e complesso, per questo è fondamentale la capacità di saper fare rete coinvolgendo attivamente tutte le realtà interessate: dagli assessorati ai case manager, dai supervisori degli uffici comunali al responsabile Puc, sino alle assistenti sociali e al Centro per l’impiego.
L’obiettivo principale è di utilizzare il personale impiegato nei Puc in attività a beneficio della cittadinanza e della città di Tivoli andando incontro, laddove possibile, anche alle esigenze dei partecipanti che sono chiamati a svolgere il loro servizio per un minimo di 8 ore a settimana sino a un massimo di 16 ore, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di “Reddito di cittadinanza”.
Gli interventi riguardano attività ordinarie come il Puc “Decoro civico e igiene urbana” gestito da Asa Tivoli spa di supporto alla salvaguardia del decoro e della pulizia della città e iniziative culturali che, con l’arrivo della stagione estiva, saranno potenziate anche grazie al coinvolgimento delle associazioni del Terzo Settore chiamate a partecipare alla presentazione e alla gestione dei progetti mediante manifestazione di interesse di prossima pubblicazione
«I Puc rappresentano un’opportunità per la città e per i diretti interessati impegnati nei diversi progetti che abbiamo predisposto. La partecipazione al programma Puc, infatti, è un’importante occasione per quei percettori del reddito di cittadinanza che posseggono i requisiti necessari, non solo come obbligo previsto dalla legge, ma soprattutto come possibilità d’inclusione sociale e di crescita professionale oltre che una preziosa risorsa per il nostro territorio», sostiene l’assessora alle Politiche sociali Maria Luisa Cappelli. «La realizzazione di percorsi d’inclusione e di crescita attraverso cui acquisire competenze spendibili in futuro in modo autonomo, è sempre stata una delle priorità di questa amministrazione. Un impegno avviato concretamente già nel 2015 con l’introduzione dei tirocini formativi e risocializzanti. Ringrazio di cuore, per l’impegno puntuale e costante, anche tutte e tutti coloro che lavorano con dedizione e competenza allo sportello per il reddito di cittadinanza, gestito da Nuova Sair in associazione d’impresa con Folias, che accompagnano i beneficiari della misura in questo importante percorso di inclusione e di utilità sociale».