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Al via a Tivoli il nuovo progetto di inclusione socio-lavorativa

Tivoli – Sono 16 i nuovi tirocinanti del progetto di inclusione socio-lavorativa promosso dal settore Welfare che – dall’inizio di maggio – sono impiegati in tre diversi ambiti nel Comune di Tivoli: tra questi, sono sei gli addetti alla manutenzione del verde assegnati al settore ambiente; quattro quelli occupati nel settore dei lavori pubblici e sei impiegati come esecutori amministrativi negli uffici comunali. Dopo il forte rallentamento del progetto dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19 e all’impossibilità di procedere all’assegnazione nei vari settori come previsto, finalmente il progetto è ripartito appieno e per il sesto anno consecutivo l’amministrazione tiburtina offre la possibilità ad alcuni cittadini con difficoltà socio-economiche e lavorative di poter intraprendere un percorso d’inclusione, grazie a un bando aperto finanziato dal Comune attraverso risorse del bilancio dedicate.

Obiettivo del progetto – avviato nel 2015 dall’assessorato alle Politiche sociali e promosso dall’assessora Maria Luisa Cappelli – è di assicurare alle persone e alle famiglie la possibilità di aderire a un sistema di sostegno basato non sulla mera assistenza sociale ed economica, bensì su progetti che contribuiscano a eliminare o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e, spesso, anche famigliare. A queste persone l’amministrazione comunale fornisce uno strumento – quello dei tirocini formativi e risocializzanti – che può concretamente costituire una via d’uscita da condizioni di assistenza passiva creando, al contrario, opportunità professionali e di valorizzazione individuale.

 

«L’obiettivo dell’amministrazione comunale è da sempre quello di superare l’assistenzialismo, promuovendo l’inclusione e il reinserimento sociale», spiega l’assessora Cappelli. «Finalmente, dopo il rallentamento dovuto alla diffusione del contagio da Sars-Cov-2, abbiamo ripreso il progetto. I tirocini formativi hanno un duplice scopo: migliorare e potenziare i servizi comunali e, nello stesso tempo, aiutare i cittadini in difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro, fornendo loro un’occupazione il più possibile stabile e contribuendo a una nuova formazione che i tirocinanti potranno sfruttare anche una volta terminata la loro esperienza nel Comune. Voglio rimarcare ancora una volta come in questi sei anni siamo riusciti a passare dalle politiche assistenziali, attraverso sussidi a pioggia, ad azioni concrete per l’inserimento di persone in difficoltà in un contesto lavorativo vero; poiché il lavoro, fondamentale nella vita dei singoli, rappresenta il rispetto della dignità di ogni persona e favorisce il raggiungimento dell’uguaglianza di opportunità e della non discriminazione».