Roma – Sono state avviate le operazioni di cantierizzazione per consentire un importante intervento di manutenzione straordinaria della Fontana di Trevi.
I lavori, curati dalla Sovrintendenza Capitolina e promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, si rendono necessari a causa dei fenomeni di degrado che interessano il monumento, situato in un’area ad alta frequentazione pedonale e sottoposto a particolari condizioni microclimatiche che favoriscono la costante formazione di patine biologiche, vegetazione infestante e depositi calcarei sulle parti più esposte al contatto con l’acqua.
L’operazione è parte di un intervento di manutenzione più ampio nell’ambito del programma PNRR – Caput Mundi (Manutenzione straordinaria di alcune fontane monumentali del Centro Storico di Roma) che comprende anche interventi sulla Fontana del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe e delle Tiare, per un importo complessivo di 1,187 milioni di euro.
Il monumento continuerà a essere visibile per tutta la durata dei lavori, grazie a recinzioni di minimo impatto e il più possibile trasparenti.
Durante i lavori sarà sperimentata una diversa modalità di osservazione della fontana, attraverso l’installazione di una passerella che permetterà ai visitatori, in gruppi contingentati, di ammirare il monumento da una prospettiva insolita e ravvicinata. La passerella, pronta entro un mese, offrirà l’occasione per acquisire nuovi dati sulla frequentazione, utili a risolvere i problemi di sovraffollamento del monumento.
L’intervento di manutenzione si concentrerà sulle superfici lapidee della parte inferiore del monumento, in particolare la zona tra il bordo della vasca e le gradinate di accesso, che sarà sottoposta a una pulitura approfondita. Inoltre, saranno riparate le stuccature dei giunti in varie zone della fontana per preservarne l’integrità strutturale ed estetica.
La conclusione dei lavori è prevista entro la fine dell’anno.
“Oggi annunciano una serie interventi che riguardano uno dei monumenti più importanti e amati. Inizia la manutenzione straordinaria, prevista e coperta da Pnrr caput mundi. Non è un restauro ma un intervento breve che finirà entro il Giubileo. Sarà l’occasione per sperimentare la nuova modalità di fruizione contingentata – ha spiegato in conferenza stampa il Sindaco, Roberto Gualtieri – Sulla passerella potrà andare un numero di persone limitato e quando usciranno dall’altro lato entreranno i successivi visitatori. Questa fase ci consentirà di studiare i flussi e i tempi“.
“Siamo consapevoli del fatto che si tratta di un intervento che tocca uno dei monumenti più iconici del mondo, ma la fontana resterà comunque visibile” ha dichiarato l’Assessore alla cultura, Miguel Gotor.
Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino, ha inoltre spiegato: “I lavori riguarderanno la parte bassa della fontana. Si tratta di un intervento complesso per la strumentazione da utilizzare ma anche per la moltitudine di materiali presenti: marmo, stucchi, calcare, metalli. Il cantiere non impedirà la fruizione del monumeto che resterà visibile grazie a recinzioni trasparenti e sarà sicuro per i lavoratori e per i visitatori”.
“È un intervento importante e prezioso. Sarà l’occasione di sperimentare e analizzare una nuova gestione dei flussi turistici e non” ha concluso Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda
Cenni storici
La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII (1730-1740), che nel 1732 indice un concorso da cui emerge vincitore l’architetto Nicola Salvi (1697-1751). Il monumento, concepito come mostra dell’acquedotto Vergine e addossato alla facciata del retrostante Palazzo Poli, è articolato come un arco di trionfo e digrada verso l’ampio bacino con una larga scogliera, vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante. Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni. Rilievi che alludono alla storia dell’acquedotto e figure allegoriche collegate agli effetti benefici dell’acqua decorano, a vari livelli, il prospetto. La costruzione viene conclusa da Giuseppe Pannini (c.1720-c.1810) che modifica parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali.
Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991 (cui è seguita una manutenzione della parte centrale nel 1999), l’ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014-2015 grazie a un contributo di FENDI.