The news is by your side.

Al via il “Tour live music” alla Locanda del Poeta nella valle del Turano

aperitiv&dinner

Valle del Turano – L’appuntamento con la natura, la convivialità ed il buongusto unito a diverse espressioni della musica in live è per venerdì 30 luglio 2021 dalle ore 18.30 nella suggestiva cornice della “Locanda del Poeta” sulla S. S. Turanense in direzione del Lago Turano. Un tour live music lungo le rive del lago che avrà inizio per l’aperitivo e che proseguirà con una lunga serata tutta da vivere all’aria aperta ed in sicurezza. Si inizia con un aperitivo speciale e con una cena dedicata a tema con un menù fisso.

Per info e prenotazioni: 329 242 8900

Spazio all’arte con Simona Sciacca, Aladin Hussain Al Baraduni e Michele Bodini e la sua band.

Ma conosciamoli meglio:

Simona Sciacca nasce a Catania nel 1989. Sin da piccola manifesta particolari attitudini e simpatia per tutto ciò che appartiene al mondo della musica; studia pianoforte e canto raggiungendo una preparazione musicale di tutto rispetto. La predisposizione per il canto la porta a spaziare tra diversi generi musicali, dal pop alla musica leggera, dal canto sacro alla musica etnico-popolare al jazz.

Dal 2006 Simona canta stabilmente con il Gruppo La Compagnia d’Encelado Superbo di cui è voce solista. Con questo gruppo partecipa alla trasmissione radiofonica DEMO su Rai Radio 1, condotta da Michael Pergolani e Renato Marengo, e incide gli album “Terra di Vento” e “Presepi d’Amuri” .

Negli anni 2007-2008 collabora con il percussionista Alfio Antico con cui partecipa a tournée in Belgio, Austria e in Italia. Dal 2009 si dedica anche all’attività di insegnamento del canto e fonda e dirige il Coro di voci bianche “Incanto” composto da 30 bambini. Nel 2010 partecipa all’XI Festival della Canzone Siciliana in onda su Antenna Sicilia, con la canzone “Amuri chi Veni, Amuri chi Va” scritta da Tony Canto e Lello Analfino.

Frequenta il corso di Canto Jazz presso l’istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania e consegue la laurea nel Dicembre 2013 con la valutazione di 110 con lode.

Inizia a collaborare stabilmente con il cantautore romano Alessandro Mannarino: incide il brano “La strega e il diamante” nel primo cd “Il Bar della Rabbia”, e partecipa alla realizzazione degli album “Supersantos” e “Al Monte”. Attualmente è impegnata insieme a lui nei vari tour in giro per l’Italia.

Nel corso della carriera collabora alla realizzazione di album di diversi artisti come Sciroccu, Taleh, Archinuè, Tony Canto, Compagnia la Giostra, Artù, Mario Incudine, Giacomo Schembari.

Aladin Hussain Al Baraduni è un artista, un’eccellente ed originale artista che si cimenta principalmente nella Street art.  ha concesso un’intervista a“il setaccio” dove racconta la sua vita, la sua opera e dove traspare il grande amore per lo Yemen e il grande dolore per l’esilio. Ne riportiamo uno stralcio.

C’è differenza tra Yemen e Arabia Saudita?

Nello Yemen non c’è un Islam rigido, mentre in Arabia Saudita sì! Pensa che le donne non possono guidare la macchina! A livello sociale sono abbastanza simili, a livello religioso lo Yemen è per metà sunnita e per metà sciita; l’intervento dell’Iran in maniera finanziaria e dell’Arabia Saudita in maniera militare ha aumentato l’odio tra Sciiti e Sunniti, provocando una gravissima crisi umanitaria.

Quali sono le opere che preferisci e l’artista che tu ami di più?

Io amo molto Villa Borghese e amo tutta l’arte, basta che non sia troppo commerciale.

Quale artista ha influenzato di più il tuo stile?

Io sono realistico nel dipingere ed è la scuola impressionista che mi ha colpito di più. Amo i quadri ad olio li faccio secondo la scuola impressionista, amo Monet, Degas, Pizarro, Van Gogh e tutto quel periodo.

Cosa ne pensi di Basquiat?

Era un vero artista, l’ha rovinato Andy Wharol, perché ha capito, da buon americano, che, facendogli assaggiare un po’ di denaro, poteva diventare un’icona del mercato capitalistico. Lui era un’artista di strada vero! Quando è diventato ricco e famoso la gente povera usava le sue opere di strada, per sfamare la famiglia e anche perché no, per comprarsi una macchina. Lui stesso è stato picchiato per impedire che le opere venissero staccate dai muri.

Un ricordo bello e un brutto della tua vita?

Sentirsi sradicato dalla propria terra, dal proprio paese e ho avuto questa sensazione quando è decollato l’aereo da Sana’a’, ora sono più di dieci anni che vivo in Italia. Vivo a Centocelle e penso sempre di non poter più tornare a Sana’a. Da una parte lasci tutto quello che hai costruito e dall’altra arrivi ad un nuovo punto di partenza, dove devi costruire tutto da principio, devi entrare nella burocrazia, chiedere documenti, asilo politico. Sono riuscito a partire, sono arrivato qui. Ho voluto vedere più in là, ho pensato: fammi andare finché posso, prima che mi sequestrino il passaporto. Sono sfuggito alla condanna a morte e alla taglia sulla vita.

Michele Bodini e la sua band Il giovane cantautore di Centocelle presenta il suo brano ispirato al più famoso dei miti. Con lui nella band basso, batteria, chitarra, piano e violini. I sogni di una generazione, la speranza nel futuro, il timore di fallire, l’amore per la musica. «Il volo di Icaro» è il brano d’esordio di Michele Bodini, 25 anni, cresciuto a Centocelle nel culto dei cantautori-poeti anni Sessanta e Settanta, da Luigi Tenco e Piero Ciampi a De Andrè e De Gregori. La canzone, in uscita il 28 aprile 2021 alle 14 su Youtube con un video diretto da Riccardo Fosco Gramaccioni presso lo Studio Miriam, trae spunto dal mito eterno di Icaro, il figlio intrepido e incosciente, che indossa le ali (di cera) e tenta di avvicinarsi al sole, ignorando l’avvertimento del padre, Dedalo. E così precipita in mare. «Scegliendo questo mito, che ho sempre amato, ho inteso raccontare una dinamica dell’animo umano , la rincorsa passionale e folle verso un ideale che però, in mancanza di contatto con la realtà, finisce con l’incontrare uno strapiombo», spiega il giovane cantautore. «È attraverso l’espressione artistica che si possono sciogliere i nodi esistenziali, per me la scrittura è liberazione, catarsi, e insieme modalità di conoscenza. Sono fortemente convinto che dove c’è coscienza c’è serenità, quindi la musica per me è ricerca della serenità.