Alberto Bertoni in concerto a Sulmona con “Due voci intorno al fuoco”: una serata a sostegno dell’Asl 1Abruzzo
SERATA IN SOSTEGNO DELL’OTORINOLARINGOIATRIA DEL COMPRENSORIO PELIGNO – SANGRINO – SUBEQUANO – ASL 1 ABRUZZO
Lunedì 24 aprile 2023, alle ore 21, al Teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), si terrà il concerto di beneficenza Alberto Bertoli, che omaggerà il papà e indimenticabile cantautore Pierangelo Bertoli nello spettacolo “Alberto canta con Pierangelo”. Si tratta dell’unica data in Abruzzo.
Il concerto, promosso dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, in collaborazione con il Comune di Sulmona, è organizzato per sostenere il nuovo progetto 2023 “Una colonna sonora per la vita” quest’anno a sostegno dell’Otorinolaringoiatria del comprensorio Peligno – Sangrino – Subequano Asl 1 Abruzzo. “L’obiettivo”, spiega il presidente Vincenzo Bisestile, “è acquistare uno strumento di ultima generazione utile alla diagnosi e alla riabilitazione dei disturbi dell’equilibrio, anche nell’ottica di una prevenzione delle cadute in accordo con il progetto Passi dell’istituto Superiore di Sanità. La serata sarà un sentito omaggio a Pierangelo Bertoli, fatto da suo figlio Alberto, che tra l’altro è molto vicino alla nostra causa, visto che è anche un logopedista”. Come spiega la dirigente medico di Otorinolaringoiatria della ASL 1 Abruzzo, Benedetta Autiero-Celidonio “il controllo posturale è di rilevante importanza nella vita quotidiana, nello sport e soprattutto in età avanzata. La presenza di vertigine e instabilità sopra i 60 anni si attesta intorno al 30%. L’apparecchiatura elettromedicale Beon Functional HIT con software Rehab (FHIT R2) consentirebbe di potenziare L’Otorinolaringoiatria del territorio peligno- sangrino-subequano, rendendolo così un punto di riferimento per tutta la Regione Abruzzo”.
I posti a sedere sono numerati e con prenotazione obbligatoria. Per informazioni sulla serata si può contattare il 389 9737620 oppure scrivere a [email protected]
La serata sarà un’occasione per ricordare il grande cantautore Pierangelo Bertoli e ascoltare le sue canzoni dalla voce del figlio Alberto. Lo scorso anno è uscito in tutti gli store e piattaforme digitali, in CD e in LP “Due voci intorno a un fuoco” (NAR International/BMG Rights Management), l’album nel quale Alberto canta con Pierangelo Bertoli in un intreccio di voci che ripercorre la carriera del cantautore emiliano. Il disco, presentato in anteprima dal vivo nel corso del Premio Pierangelo Bertoli a Modena, contiene anche una canzone inedita “Star con Te” di cui Pierangelo scrisse il testo e Alberto la musica nella lontana primavera del 2001. Una canzone col marchio di fabbrica che unisce musica fresca ad un testo a tratti amaro ma sicuramente molto determinato come tutta la produzione di casa Bertoli.
In scaletta brani come “Dimmi”, “Non ti sveglierò”, “Eppure soffia”, “A muso duro”, “Pescatore”, “Il centro del fiume”, “Per Te”, “Cent’anni di meno”, “I miei pensieri sono tutti lì”, “Certi momenti”, “Caccia alla volpe”, “Non finirà”, “Rosso Colore”, “Per dirti t’amo”, “Chiama piano”, “Spunta la luna dal monte”, “Italia d’oro” e “Star con Te”. «La gente mi chiede spesso cosa mi manca di mio Padre”, afferma Alberto Bertoli, “oppure cosa mi ha lasciato ed io provo a rispondere perché mi sembra giusto soddisfare una curiosità che potrebbe essere di tutti. Ma non riesco. Tutto sembra parziale, tutto sembra superficiale per rappresentare quello che ho dentro al mio cuore e nella mia voce. Il modo migliore che ho per spiegarmi è cantare con Lui, cantare quelle canzoni che mi hanno formato, che amo, che porto con così tanto orgoglio per le piazze delle nostre città. La voce è uno strumento che non si accorda ma si può solo dirigere. È qualcosa che viene da dentro ed è per questo che per ognuno di noi è unico e irripetibile. Sento in questo disco le parti dove ci incontriamo e quelle dove invece siamo lontani. D’altronde papà avevi gli occhi blu e io marroni ‘tendenti al verde’, lo dice anche Barbara. In questo intreccio di parallele qualche punto, contro ogni geometria, collima, diventa tangente per poi tornare a guardarsi negli occhi e tenere la propria via. Infondo cantare non è altro che mettere la propria sensibilità e vita in note e darla in mano a chi ascolta. E ho imparato – conclude Alberto – che se lo fai col cuore puoi anche non piacere, ma arriverai comunque ai sentimenti della gente che non potrà rimanere indifferente. Questo di sicuro perché due parallele che non si incontrano mai possono anche proseguire da sole. Non è il nostro caso.»