Carsoli. Dal consigliere di minoranza Domenico D’Antonio, riceviamo ed integralmente pubblichiamo:
“La settimana scorsa la Presidente del Consiglio comunale, animata da buona volontà, ha convocato una riunione dei capogruppo, Mattia Pasquale, Mauro Di Natale ed il sottoscritto. Era anche presente, penso in rappresentanza del Sindaco, l’assessore Mario Mazzetti.
L’obiettivo era quello di chiedere la disponibilità dei rappresentanti della minoranza ad operare in modo costruttivo e collaborativo nell’interesse dei cittadini strutturando momenti di confronto ed approfondimento. Naturalmente, accantonando qualsiasi scetticismo, abbiamo dato la nostra piena adesione all’iniziativa ed al percorso da intraprendere definendo i confini tra decisioni di competenza dell’esecutivo (di completa pertinenza di chi ha vinto le elezioni) e del Consiglio che, necessariamente, debbono essere frutto di un confronto, soprattutto alla luce dell’andamento delle elezioni.
Come si dice: di buone intenzioni è lastricata la strada per l’inferno.
Infatti, a distanza di poco più di una settimana, dobbiamo registrare che una decisione importantissima per i cittadini, la definizione delle aliquote della Tasi, è stata adottata senza minimamente confrontarsi ed approfondire l’argomento con la minoranza. Un dato, purtroppo, emerge dall’analisi della delibera: aumentano le entrate complessive della TASI (e quindi le tasse richieste ai cittadini) nonostante diminuiscano gli importi relativi alle opere ed attività da coprire con il gettito derivante dal tributo sui servizi indivisibili.
Chi volesse approfondire ed informarsi, come viene spesso richiesto, può consultare i prospetti allegati che riportano fedelmente i dati presenti nei documenti amministrativi.
Per semplificare, a fronte dei costi che passano dai 767.629,63€ del 2014 ai 746.420,25€ del 2015 (in quanto è stato ridotto notevolmente il capitolo sulla toponomastica che è passato da 25.000e a 2.000€ ed è stato azzerato quello delle videocamere che ammontava a 15.000€) il gettito salirebbe a 637.605€ rispetto ai 610.772€ del 2014, al netto della detrazione dei 30€ prevista (come già nel 2014) per i nuclei familiari con più di 2 figli a carico. Vedasi Allegato A
Questa maggiorazione di entrata è frutto dell’aumento delle superfici su cui calcolare la TASI derivante dal lavoro fatto dagli uffici comunali che hanno recepito tutte le modifiche catastali effettuate dal 2011 in poi. Il valore su cui applicare le aliquote TASI è passato infatti da 312.090.806 del 2014 a 351.503.886 del 2015 con un incremento di ben il 12,63% della base imponibile.
La nuova amministrazione, pur beneficiando di tali incrementi e riduzioni di costo, non ha provveduto a ridurre le aliquote a tutte le tipologie di immobili limitandosi solo a limitare detti benefici per mantenere una maggiorazione del gettito complessivo. Altro che riduzione, come enfatizzano ad arte gli addetti ai lavori ed anche chi dovrebbe avere un atteggiamento più equilibrato ed oggettivo, soprattutto per l’importanza del ruolo che riveste.
Per questo motivo, a nome del gruppo Futuro Certo, ho presentato in qualità di capogruppo, n. 7 emendamenti alla proposta di delibera, con una rimodulazione delle aliquote tale da comportare una riduzione del tributo per tutte le tipologie di immobili, compresa 1° e 2° abitazione, per le quali la nuova amministrazione non prevederebbe alcuna riduzione; il tutto con un’articolata premessa che tiene in debito conto alcune considerazioni ed anche cambiamenti normativi.
Applicando i nuovi valori ai fini TASI e mantenendo lo stesso gettito del 2014 l’amministrazione avrebbe potuto ridurre dell’11% le aliquote a tutti i contribuenti, come si può vedere dall’emendamento Allegato1.
Così come, qualora si volessero diversificare le riduzioni per favorire maggiormente alcune tipologie di immobili, ci sarebbe lo spazio per ridurre ugualmente agli altri. Si veda a tal proposito l’emendamento Allegato5.
Ci sarebbe addirittura la possibilità di riduzione per tutti anche nel caso in cui l’amministrazione intenda, comunque, aumentare il gettito complessivo da TASI. Per questo si veda l’emendamento Allegato7.
Sono proposte ragionevoli e perfettamente applicabili nel rispetto delle norme e degli equilibri di bilancio.
Vedremo se i consiglieri tutti approcceranno l’argomento senza pregiudizi e prevenzioni e con l’attenzione alle situazioni di difficoltà delle famiglie e delle persone e, quindi, sosterranno decisioni dirette alla riduzione del carico fiscale della TASI.
Questo anche in considerazione che nella proposta di deliberazione non vengono ridotte minimamente le aliquote IMU nonostante l’incoraggiante gettito ottenuto dall’Ente nel 2014.”