Roma – La Sapienza celebra una giornata dedicata a Arslantepe, il sito archeologico situato nella piana di Malatya, tra le montagne dell’Anatolia orientale, a una decina di chilometri dalla riva dell’Eufrate. Un evento che documenta gli oltre sessant’anni di attività di missione archeologica del nostro Ateneo grazie anche alla collaborazione con il Kültür Varlıkları ve Müzeler Genel Müdürlüğü della Repubblica di Türkiye e che celebra l’iscrizione del sito nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Un festeggiamento ancora più sentito dopo il terribile terremoto che ha colpito lo scorso anno la Türkiye, causando perdite di vite umane e danni in tutta l’Anatolia orientale. Il team scientifico della Sapienza, insieme alle autorità e alla popolazione locale hanno collaborato per la ricostruzione del sito e in tempi brevi Arslantepe è tornata di nuovo a essere fruibile al pubblico in tutta la sua bellezza.
“L’archeologia – afferma la rettrice Antonella Polimeni – è da sempre un fiore all’occhiello della nostra università, premiata dalle classifiche internazionali e segnalata come eccellenza nel mondo. Lo scavo rappresenta in questo senso l’occasione per affermare il valore della cultura come strumento per preservare e valorizzare il patrimonio storico archeologico dell’umanità e come motore di autentica cooperazione internazionale. Noi tutti siamo quindi orgogliosi di portare attraverso la missione di Arslantepe, il nome della Sapienza nel mondo”.
L’evento sarà inaugurato da una mostra fotografica dedicata al palazzo pubblico più antico al mondo, rinvenuto proprio ad Arslantepe e musealizzato dal 2011. L’allestimento è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze dell’ antichità e il Dipartimento di Architettura e progetto e in particolare dall’apporto scientifico di Francesca Balossi Restelli, di Marcella Frangipane che la ha preceduta ed ha guidato le ricerche ad Arslantepe per 40 anni ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui quello della National Academy of Sciences (prima donna italiana a riceverlo), e dai docenti Andrea Grimaldi e Filippo Lambertucci.
Una mostra itinerante, che collegherà fisicamente e idealmente i due paesi, Italia e Türkiye, entrambi impegnati da più di mezzo secolo in quello che ora è divenuto il 19° sito di Türkiye del patrimonio mondiale dell’Unesco. La galleria fotografica, esposta nell’androne principale dell’edificio di Lettere, sarà poi allestita a Istanbul e ad Ankara, per poi concludere il suo percorso a Malatya, dove sarà esposta in maniera permanente nel centro visite – ora in costruzione – presso il sito di Arslantepe.