Roma – Dai resti di una villa Romana, fino all’affaccio sul fiume, dove rimanendo in silenzio si possono avvistare uccelli acquatici, passeggiata lungo un facile e piacevole percorso ad anello adatto a tutti. L’area della Riserva si estende da Ponte Mammolo sulla via Tiburtina, fino a Ponte Nomentano sulla via Nomentana, ed è caratterizzata dal percorso sinuoso del fiume Aniene fino alla sua confluenza con il Tevere. Il paesaggio alterna zone pianeggianti con querceti composti da farnie, cerri, roverelle, a zone umide, dove sono presenti olmi, salici bianchi, frassini e aceri. In altre aree si trovano piccoli rilievi di natura tufacea, dove ancora si possono notare i resti di antiche cave di tufo, sfruttate sin dall’epoca romana. Per quanto riguarda la fauna della riserva, sono presenti l’istrice, l’airone cinerino, il martin pescatore e il cormorano, mentre nei corsi d’acqua vivono il gambero e il granchio di fiume, indicatori di acque pulite. Notevoli le presenze storico-archeologiche; tra queste le due ville romane di via Tilli e di Ripa Mammea e il deposito pleistocenico di Rebibbia-Casal de’ Pazzi, dove lo scavo ha riportato alla luce resti di grandi animali preistorici, soprattutto elefanti; altro elemento importante è il comprensorio della Cervelletta; si tratta di un grande complesso fortificato arroccato sulla rupe tufacea, formato da una torre medievale risalente al XIII secolo, attorno alla quale vennero costruiti, in un periodo compreso tra il XVI e il XVII secolo, diversi edifici di tipo residenziale e agricolo. In tutta l’area della Riserva sono presenti inoltre torri medievali di avvistamento e di controllo del fiume, e casali rustici.