ROMA – È in corso dalle prime ore di questa mattina lo sgombero di un immobile in via della Caffarella, a Roma, occupato il 6 marzo scorso da circa 150 persone appartenenti a gruppi ambientalisti. L’occupazione aveva riguardato un immobile di proprietà della Regione Lazio (e affidato al fondo Invimit Sgr Spa) in via della Caffarella 13 (Villa Greco), che, con l’esposizione di uno striscione, veniva denominato “Laboratoria Ecologista Autogestita – Berta Caceres“.
L’azione era stata rivendicata come protesta contro la possibile vendita all’asta della struttura. Oggi su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del comando provinciale stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo dell’immobile occupato. Contestualmente, decisa nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, è in corso l’attività di sgombero dello stabile da parte delle forze di Polizia coordinate dalla Questura. Al termine delle operazioni, l’immobile verrà riconsegnato dai Carabinieri agli aventi diritto.
GLI ATTIVISTI DI BERTA: “SCELTA REPRESSIVA”
“Nonostante sia arrivata ieri la conferma di un tavolo di trattativa da parte della Regione Lazio, la Questura e la Prefettura hanno deciso comunque di procedere con il sequestro e lo sgombero della Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Càceres in via della Caffarella. Questa scelta gravissima avviene il giorno prima del Global Strike sul clima. Questo spazio abbandonato dalle istituzioni da dieci anni era stato liberato per essere restituito alla collettività“. È quanto si legge in una nota degli ‘Attivisti di Berta’ in merito allo sgombero di questa mattina dell’immobile che ospita la Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Càceres, in via della Caffarella 13 a Roma.
“Non lasceremo che le scelte poliziesche e repressive del Comune e della Regione Lazio distruggano i valori ecologisti e transfemministi che sono alla base del nostro progetto politico – continuano gli ambientalisti -. Le Istituzioni, che dagli eventi di stamattina si dimostrano sottomesse alle scelte dell’apparato repressivo, ancora una volta si schierano contro i processi di partecipazione cittadina e in totale contraddizione con tante belle parole su ambiente e sostenibilità. Seguiranno aggiornamenti sui nostri canali social rispetto alle prossime mobilitazioni. Berta Vive!”. (www.dire.it)