Amministrative, detraibili i compensi al dipendente scrutinatore
L’e-book di Fondazione Studi per la gestione di assenze e retribuzioni in vista della realizzazione delle buste paga del personale impegnato ai seggi
Roma, 6 ottobre 2021 – Dalla corretta valorizzazione delle retribuzioni ai documenti necessari
per giustificare le assenze dei lavoratori impiegati ai seggi. In vista dell’elaborazione dei
compensi per gli scrutinatori dipendenti delle aziende, arriva il vademecum di Fondazione Studi
Consulenti del Lavoro dal titolo “Permessi per le funzioni elettorali. Le regole per datori e
lavoratori”. In formato e-book, aggiornato a settembre 2011, la guida pratica condensa al suo
interno le regole e gli esempi pratici degli adempimenti necessari.
Si parte dai documenti autorizzativi fino al calcolo delle competenze. «I lavoratori chiamati al
seggio devono anzitutto consegnare al datore di lavoro il certificato di chiamata e
successivamente esibire la copia firmata dal Presiedente di seggio, con l’indicazione delle
giornate di effettiva presenza al seggio e l’orario di inizio e chiusura delle operazioni – specifica
Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Tale
documentazione viene poi vistata dal presidente di seggio». Anche se l’attività prestata per lo
svolgimento delle operazioni elettorali copre una sola parte della giornata, l’assenza è legittimata
per tutto il giorno lavorativo che, quindi, deve essere retribuito interamente. I giorni festivi e
quelli non lavorativi (ad esempio il sabato nella settimana corta), sono compensati con quote
giornaliere di retribuzione in aggiunta alla retribuzione normalmente percepita o, in alternativa,
recuperati con una giornata di riposo compensativo. Sul punto, spiegano i Consulenti del Lavoro,
la legge non precisa le modalità di scelta tra riposo compensativo e retribuzione. Il lavoratore ha
poi diritto al recupero delle giornate festive o non lavorative destinate alle operazioni elettorali
subito dopo la chiusura della tornata elettorale e la rinuncia deve essere validamente accettata dal
lavoratore. Sul fronte del calcolo delle competenze, si spiega nella guida pratica, esso varia in
relazione al regime di paga adottato per il rapporto di lavoro in corso fra le parti, a seconda che
la retribuzione sia fissa mensile o commisurate alle ore di lavoro prestate. In ogni caso, i compensi
corrisposti ai lavoratori per le giornate di partecipazione ai seggi sono assoggettati sia a
contribuzione previdenziale piena sia a prelievo fiscale.