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“Amo l’horror a trecentosessanta gradi”: in dialogo con Samantha Garbero autrice del romanzo “A luci soffuse”

Samantha Garbero, nel suo romanzo A luci soffuse. Tutte le leggende hanno un fondo di verità, ci conduce attraverso un viaggio affascinante e inquietante, perfettamente in sintonia con l‘atmosfera che precede Halloween. L’autrice dimostra grande naturalezza nel fondere elementi folkloristici e horror, creando un ambiente narrativo denso di mistero. La capacità dell’autrice di sfruttare la potenza delle leggende si traduce in una trama avvincente che fa immergere il lettore in situazioni claustrofobiche, alimentando il senso di ansia e paura che permea l’intera storia.

La notte di Ognissanti diventa il momento cruciale in cui il confine tra vivi e morti si dissolve. Questo limbo, in cui spiriti e demoni vagano liberamente, diventano la cornice attorno alla quale la Garbero costruisce una narrazione avvolgente e carica di suspense. La trama si sviluppa attorno a un gruppo di giovani che decide di trascorrere la notte più inquietante dell’anno in un luogo intriso di segreti oscuri. Ambientata a L’Avana, la storia segue i gemelli Taissa e José, che ospitano i loro amici Adam, Lindy, Anthony e Beverly nella casa dei nonni. Il gruppo di amici è attratto dalla promessa di una serata avventurosa, caratterizzata dall’adrenalina e dall’eccitazione che solo i racconti horror sanno dare. La curiosità li spinge a esplorare un’antica camera dei tesori, un luogo appartenuto a Don Juan Cortez, dove manufatti maledetti e volumi misteriosi evocano presagi sinistri. Già dalle prime pagine, l’autrice riesce a creare un’atmosfera claustrofobica, che cattura il lettore e lo catapulta nel cuore della tensione.

Uno degli elementi più intriganti della narrazione è il gioco Racconti a luce soffusa, scelto per passare la serata. Questo rituale, che prevede che ciascuno narri una storia dell’orrore per spaventare gli altri, diventa un espediente narrativo per esplorare le paure primordiali dell’essere umano, permettendo ai lettori di immergersi in ambientazioni paurose e popolate da creature inquietanti. Tuttavia, ciò che inizia come un innocente passatempo evolve rapidamente in un incubo quando la linea tra finzione e realtà inizia a sfumare, rivelando la presenza di una forza maligna che attende il momento giusto per colpire.

Samantha Garbero è abile nel costruire la tensione narrativa del suo libro: la sua scrittura si sviluppa in modo armonico e ben ritmato, culminando in un crescendo di orrore che cattura il lettore. Le descrizioni degli ambienti, in particolare dell’antica camera dei tesori, sono dettagliate e inquietanti, contribuendo al senso di angoscia e isolamento che permea la storia. Questo spazio, intriso di mistero, diventa un personaggio a sé stante, capace di trasmettere la vulnerabilità dei protagonisti. L’idea di intrappolare i giovani in un luogo dove il passato incombe sul presente, con oggetti legati a storie maledette, conferisce alla narrazione un carattere disturbante. Ogni ombra potrebbe nascondere un pericolo e ogni rumore potrebbe annunciare la venuta di qualcosa di spaventoso.

L’elemento sovrannaturale è ben trattato dall’autrice: le leggende narrate dai personaggi si intrecciano con la realtà, creando un effetto di confusione e paura che sorprende e rende ogni momento realistico e inquietante. Garbero gioca costantemente tra il non detto e il percepito, spingendo il lettore a interrogarsi se ciò che accade sia frutto della suggestione o se qualcosa di oscuro si stia realmente risvegliando. I protagonisti, pur attratti dall’idea di vivere un’esperienza spaventosa, si rendono conto troppo tardi che le loro paure non sono più relegabili solo alle storie raccontate; esse si materializzano in modo tangibile e pericoloso. Nonostante l’atmosfera carica di inquietudine, la lettura risulta sempre scorrevole e appassionante.

Inoltre, le relazioni tra i giovani e i loro racconti arricchiscono la narrazione permettendo di esplorare non solo il lato oscuro del sovrannaturale, ma anche le ombre personali che ciascuno di essi porta dentro di sé. Ogni personaggio ha una storia da raccontare e, mentre i racconti si susseguono, emergono segreti e paure che si intrecciano con le leggende locali, rendendo l’esperienza di lettura ancora più intensa. La vulnerabilità e le fragilità individuali diventano ingredienti chiave per il progressivo sviluppo degli eventi, rendendo i personaggi umani e estremamente realistici.

L’atmosfera evocata dall’autrice è perfetta per chi cerca una lettura immersiva, capace di generare suspense e far rabbrividire. A luci soffuse incarna lo spirito di Halloween, portando il lettore a riflettere sul sottile confine tra leggenda e verità. La domanda che aleggia fino all’ultima pagina è: quanto di ciò che consideriamo solo una leggenda ha radici nella realtà? E quanto siamo disposti a rischiare per scoprirlo? Garbero invita il lettore a confrontarsi con queste domande, aggiungendo profondità e introspezione alla narrativa horror.

A luci soffuse è un romanzo horror ideale per chi ama le atmosfere cupe e la tensione tipica di Halloween, una notte in cui tutto può accadere. Con uno stile coinvolgente e un’abilità notevole nel creare suspense, Samantha Garbero si rivela un’autrice interessante nel panorama del genere horror contemporaneo.

Intervista all’autrice

Ciao Samantha raccontaci di te e di come ti sei appassionata al genere horror

Ciao, grazie per lo spazio dedicato e a chi si soffermerà a leggerlo.

Amo l’horror a 360 gradi, la prima volta che vidi un film di quel genere avevo cinque anni e ne rimasi ammaliata tanto da non smettere più. Quando imparai a leggere, iniziai la raccolta Piccoli Brividi di R.L. Stine; divoravo un libro dietro l’altro in pochissimo tempo. Poco dopo passai a Stephen King e la mia dedizione verso quel mondo si tramutò in un forte desiderio: scrivere storie che sorprendono e ti permettono di dormire solo controllando che non ci sia l’uomo nero sotto il letto…

Dove hai tratto ispirazione per la trama, i personaggi, l’ambientazione?

L’ispirazione è spontanea, non la vado a cercare in un particolar modo. Di solito la notte metto nero su bianco pensieri e idee. Per A luci soffuse ho unito vari spunti in un unico filo conduttore; creare una sottospecie di Decamerone dell’orrore. Una volta pianificati i miei obbiettivi per il nuovo progetto, iniziai a delineare i personaggi e l’ambientazione.

Potresti approfondire il legame che hai con uno dei personaggi principali? C’è qualcosa di personale che hai inserito in ciascuno di loro?

Con Taissa, l’amante dell’occulto che condurrà i suoi amici a passare la notte di Ognissanti in una camera antica di tesori cubana per risolvere l’ignoto mistero che cela quelle mura, ho un legame particolare perché, oltre ad avere la medesima passione per il sovrannaturale, è cocciuta e intraprendente come me. Invece Josè, Lindy, Beverly, Anthony, nonostante siano ben differenti tra loro hanno piccole sfaccettature caratteriali vicine alle mie, mentre Adam, il più sfrontato del gruppo, ho preso spunto da vecchie conoscenze.

Descrivi l’atmosfera generale del libro. È più inquietante, misteriosa o claustrofobica? Come hai creato questa sensazione?

L’atmosfera è una miscela di questi tre elementi. Inquietante e misteriosa per il susseguirsi di avvenimenti inspiegabili che ruotano intorno ai ragazzi, claustrofobica sia per il fatto di trovarsi rinchiusi nello stanzone con artefatti maledetti che per non avere via di scampo su cosa il fato ha in serbo per loro…

Puoi parlare delle sfide che hai affrontato durante la scrittura e come hai organizzato la trama?

La sfida più grande è il tempo, sono madre di un bambino di cinque anni e collaboratrice sportiva, solo nelle ore serali riesco a ritagliare del tempo per questa grande passione che, soprattutto nella fase dell’editing con professionisti editoriali, diviene un vero e proprio lavoro. Per creare la trama ho messo insieme varie idee e ho stilato la scaletta, poi devo ammettere che, quando inizio la scrittura, alcune vicende programmate mutano a secondo dell’evolversi dei personaggi che sembrano prendere vita e spesso hanno il sopravvento su determinate scelte.

Quale stile caratterizza la tua narrazione?

Semplice ma d’impatto. Uso spesso lo Show, don’t tell; ovvero il mostrare una scena senza renderla satura di spiegazioni e commenti, usando più azioni dirette e dialoghi.

Immagina un lettore ideale per il tuo libro. Quali persone potrebbero apprezzarlo di più? E c’è un momento specifico in cui sarebbe perfetto immergersi nella tua storia?

A luci soffuse: Tutte le leggende hanno un fondo di verità può essere apprezzato dagli amanti dell’horror come a chi incuriosisce il genere ma non ha mai avuto modo di testarlo. La narrazione avviene tra Halloween 2023 e il 29 maggio 2024 (data in cui è uscito il libro), ha forti richiami autunnali e alla notte più spaventosa dell’anno, ma si potrebbe leggere in qualsiasi periodo, pure in estate per contrastare il caldo.

Stai lavorando a altri progetti letterari?

Ho partecipato a concorsi editoriali con storie brevi, aspetto i responsi incrociando le dita. A settembre, seguita dall’editor Annie Ogliastro, inizierò il supporto progettazione per un nuovo romanzo. È la prima volta che mi rivolgo ai professionisti dalla primissima fase, quella creativa, sono certa che sarà una bella avventura di crescita personale e lavorativa.

Biografia dell’autrice

Samantha Garbero, madre e collaboratrice sportiva, ama scrivere circa le sfumature più dark del mondo paranormale. Dopo i buoni riscontri ottenuti sulla piattaforma Wattpad e aver partecipato a corsi professionali di scrittura di base e creativa, ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’editoria. Pubblicando con il sostegno tecnico di Youcanprint, ha saputo farsi spazio tra le librerie di tanti lettori, che hanno amato i suoi personaggi dalle anime oscure.

Dopo l’uscita del suo primo romanzo, L’origine del male, l’autrice ha avuto modo di incontrare i lettori con eventi firmacopie nelle librerie italiane. Grazie alla determinazione e al desiderio di far conoscere il suo romanzo a più persone possibili, a distanza di un anno dalla pubblicazione ha deciso di far tradurre in inglese L’origine del male, in commercio con il titolo Evil’s fire. I traguardi non si fermano qui: nel 2023 partecipa a un concorso letterario e si aggiudica la pubblicazione di un suo racconto horror nell’antologia Sette spettri a denti stretti, edita Re Artù Edizioni; e nel mese di dicembre crea un quaderno interattivo di scrittura, lettura e disegno per i piccoli sognatori dal titolo La magia del Natale.

A luci soffuse è la sua ultima pubblicazione, nata dalla passione per le storie tetre e le ambientazioni sinistre.