ANAGNI – Un’occasione di rilievo internazionale per dibattiti economici e strategici, ospitata nella storica Sala della Ragione presso il palazzo comunale di Anagni, è organizzata dalla Presidenza del Consiglio comunale di Anagni in collaborazione con la testata anagnia.com.
Anagni si conferma uno snodo centrale per la politica internazionale, accogliendo non solo eventi di alta portata, come la riunione dei Ministri degli Esteri del G7 prevista per il 25 e 26 novembre, ma promuovendo anche approfondimenti sulle questioni globali.
Ideato dal giornale anagnia.com e dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Anagni, il 9 dicembre alle ore 17:00 nella Sala della Ragione, prenderà vita la prima edizione di Rimland, Forum di geopolitica e geoeconomia, incentrato sul tema “Anagni cuore del Mediterraneo”.
L’evento prevede due sessioni di discussione.
La prima sessione, intitolata “Mediterraneo globale”, ospiterà gli interventi dell’On. Andrea Manciulli, Direttore delle Relazioni istituzionali della Fondazione Med-Or, insieme ai ricercatori di questa Fondazione, istituita nel 2021 da Leonardo S.p.A. per intensificare i legami tra l’Italia e i Paesi del Mediterraneo ampliato.
Il secondo panel esaminerà il tema della “Globalizzazione competitiva: impatti dei conflitti su mercati e territori”, con la partecipazione dell’On. Lorenzo Guerini, presidente del COPASIR ed ex ministro della Difesa, del Sen. Michele Barcaiuolo, membro della Commissione Affari Esteri-Difesa del Senato e della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare della NATO, del Dott. Davide Bergami, consigliere economico del ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, del sindaco di Anagni Daniele Natalia, del presidente del Consiglio Comunale di Anagni Davide Salvati, di Jacopo Recchia, CEO dell’azienda aerospaziale Aviorec, e di altri esponenti industriali e accademici, tra cui Filippo Del Monte, Eugenio Samori (CEO di Safra), Luca Visca (CEO di Euroambiente) e Yuri Marchetti (CEO di Master Clean Multiservizi).
Rimland intende promuovere un confronto strategico con esperti di alto profilo provenienti da ambiti istituzionali, universitari e imprenditoriali, per analizzare le sfide geopolitiche legate al “Mediterraneo allargato” – una nozione che sottolinea il ruolo geopolitico dell’Italia, sia diplomaticamente sia in ambito militare, in un’area che si estende da Gibilterra fino al Golfo di Aden, spingendosi verso il cuore dell’Indo-Pacifico.
Il Mediterraneo, pur rappresentando solo l’1% delle acque globali, è attraversato dal 20% del traffico marittimo mondiale ed è una regione sottoposta a una crescente instabilità, aggravata da conflitti recenti, come quelli in Ucraina e Medio Oriente.
L’instabilità nell’area del “Mediterraneo allargato” – parte integrante e cruciale del “Rimland” geopolitico – influisce direttamente su mercati, attività industriali e, di conseguenza, sulla vita quotidiana delle persone. In un mondo sempre più interconnesso, le dinamiche della politica globale, spesso percepite come distanti, mostrano un impatto immediato e tangibile anche a livello locale.