Carsoli – Angeletta ha partecipato ad una bellissima iniziativa e per una giusta causa “Ali-ment-azione consapevole” a pranzo con Max Mariolo e Paolo Marchetti organizzata dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata (Fmp). Il pranzo era offerto a malati oncologici e aveva lo scopo di educare al giusto consumo di materie prime e giusti piatti per affontare al meglio malattia e cure. Ai fornelli Angela Palombo si è cimentata con uno degli chef più famosi e bravi in circolazione, Max Mariola. Dai fornelli del Gambero Rosso, Max si è messo al servizio di una giusta causa. L’altro cuoco d’eccezione il Prof. Paolo Marchetti, Professore di Oncologia Medica e Direttore U.O.C. Oncologia Medica.
Il menù preparato prevedeva come antipasto una Parmigiana di Melanzane Mignon per proseguire con una minestra di pasta spezzata con Fumetto Di Pesce Azzurro, Spadellata di Scarola e dulcis in fundo un Arcobaleno di Bosco, frutta rossa, blu e nera. Una master-class con l’obiettivo di aumentare conoscenza e consapevolezza degli effetti che gli alimenti, e il modo di prepararli, hanno nel contrastare e mitigare gli effetti collaterali della chemioterapia.
“Una esperienza esaltante – ci ha detto Angela Palombo, titolare del Ristorante Angeletta a Carsoli – Cucinare insieme a due giganti, ognuno per il suo settore, crea ansia e preoccupazione, ma subito ho capito che più una persona è valida, preparata, importante e più è umile. Al prof Marchetti sono legata da amicizia ultra ventennale da quando lui primario al reparto oncologia dell’Aquila ripassava nel mio ristorante e si divertiva a cucinare. Oggi è emozionante, visto quello che rappresenta, vederlo, fuori dalle cliniche, cimentarsi ai fornelli e preparare da mangiare ai suoi pazienti. Max Mariolo lo conoscevo, continua Angela, solo per le sue qualificate trasmissioni in televisione. Ho scoperto una persona straordinaria, preparata fin nei minimi particolari, ma affabile, simpatico, e pronto a far sapere a tutti cosa bisogna fare per cucinare in mdo salutare. Una giornata particolare che mi ha dato tantissimo e me la porterò nel cuore”.