Aniene: no a nuove captazioni. Il comune di Subiaco: “pronti a nuove azioni a tutela dell’alveo fluviale”
Subiaco – “Apprendiamo oggi, con enorme disappunto, che la Regione Lazio avrebbe approvato la captazione di ulteriori 190 litri al secondo dalle sorgenti del Pertuso, di fatto autorizzando l’assassinio del Fiume Aniene, del suo ambiente naturale, dei territori e delle attività economiche ad esso legate.” Con queste parole inizia una nota stampa diffusa dal Comune di Subiaco che così prosegue: ” Tutto questo nonostante l’appello lanciato da tutti i Sindaci della Comunità del Parco dei Monti Simbruini, inviato in Regione già a fine maggio, che richiedeva di non autorizzare tale prelievo, di convocare un tavolo tecnico con l’Ente Parco, i Comuni ed ACEA ATO2 al fine di definire un programma immediato di interventi per ottimizzare la gestione delle risorse idriche già esistenti.
A questa richiesta i Sindaci non hanno avuto alcune risposta ed oggi si viene a sapere che un tavolo di concertazione c’è stato, ma solo con i comuni in emergenza idrica, portando come unico risultato l’autorizzazione al prelievo, sancita nell’ultimo giorno utile prima delle ferie di agosto, in modo che sia quasi impossibile una ulteriore interlocuzione con i territori coinvolti nella captazione.
Tutto ciò è inaccettabile.
Ancora una volta hanno prevalso le leggi dell’Emergenza a fronte delle leggi della programmazione e della tutela. Comprendiamo le preoccupazioni di comuni soggetti a turnazione idrica per mancanza di acqua (non vogliamo iniziare l’ennesima “guerra tra poveri”), ma non possiamo accettare che emergenze assolutamente prevedibili e che si presentano ormai sempre più spesso possano essere lasciate irrisolte, senza pianificazione di investimenti e senza revisione degli impianti da parte di ACEA ATO2, senza politiche serie di riduzione del consumo idrico a livello nazionale e regionale.
Il tutto nel silenzio assordante degli organismi Regionali a tutela dell’ambiente.
Chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio Mauro Alessandri, riservandoci ulteriori iniziative (inclusa una impugnazione del provvedimento davanti al TAR del Lazio) che saranno concordate tra i Sindaci non appena sarà disponibile il testo ufficiale dell’ordinanza, a tutela del nostro territorio e dei nostri cittadini”.