Roma – E’ stata inaugurata ieri dalla sindaca Virginia Raggi la targa di intitolazione della Sala “Laudato Si’” di Palazzo Senatorio, in occasione del secondo anniversario della storica visita in Campidoglio di Papa Francesco.
Alla cerimonia hanno partecipato Monsignor Gianpiero Palmieri del clero della Diocesi di Roma, Arcivescovo della sede titolare di Idassa, Vicegerente della Diocesi di Roma, e Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia.
Tra i presenti anche il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, Comandante del Comando Militare della Capitale, il Dirigente Generale della Polizia di Stato, Luigi Carnevale e il Rettore della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, Padre Orazio Castorina.
“Con l’apposizione della targa e l’intitolazione della Piccola Protomoteca all’Enciclica Laudato Si’ rendiamo omaggio e fissiamo nel tempo la visita di Papa Francesco in Campidoglio di due anni fa. Una data storica che resterà impressa nella nostra memoria. Quello del Pontefice, per la prima volta in Campidoglio, fu un autentico abbraccio a Roma e ai romani. Abbiamo ancora nei nostri occhi le immagini di quella giornata speciale. Ricordiamo con emozione quei momenti, l’affaccio commovente sul Foro Romano, sulla storia di Roma, sulle sue origini. E quello dalla Loggia su Piazza del Campidoglio per salutare i cittadini presenti con uno sguardo sulla città di oggi. Così come l’abbraccio affettuoso con i dipendenti capitolini. Fu un gesto d’amore verso la Città Eterna. Testimoniò la sua vicinanza e attenzione a Roma e alle sue vicende. L’Enciclica Laudato Si’ deve essere per tutti noi un riferimento che va continuamente ricordato e rinnovato per prenderci cura della terra, la nostra casa comune”, afferma la Sindaca.
Virginia Raggi ha poi letto il messaggio fatto pervenire dal Santo Padre:
“È un significativo gesto che evoca l’incontro affettuoso e paterno con la città di Roma. Auspico che questo evento susciti un rinnovato impegno di amore al bene comune e di solidarietà verso le persone più fragili, ancora più provate dalla pandemia. Incoraggio le istituzioni della Capitale e le varie realtà che operano nell’ambito del sociale a proseguire in comunione di intenti la provvida opera di assistenza e di aiuto alla fasce più povere della popolazione, con una particolare attenzione fraterna ai migranti in cerca di accoglienza e di speranza”.