Anticoli Corrado è un luogo pittoresco, ricco di natura, paesaggi e testimonianze culturali: esse spaziano dall’età romana e preromana al basso medioevo, al rinascimento, al ‘700 e ‘800, come testimoniano i palazzetti nobiliari tuttora esistenti ed agibili. Il territorio sul quale è nato il paese era già considerato antica località nel secolo VII ed era iscritto nell’elenco dei beni di proprietà del monastero benedettino di S. Erasmo al Celio riportato dal Regesto sublacense (sec. X – XI). Esso compariva nella lingua greca come fondo antico e in quella latina, come anticus locus, termine dal quale, molto probabilmente è derivato, per contrazione, il nome di Anticoli.
Tale nome fu usato per primo dai monaci benedettini di Subiaco che vi costruirono il castello intorno all’anno Mille. Lo testimonia la colonna marmorea che si trova nel chiostro del monastero di Santa Scolastica in Subiaco, fatta erigere nell’anno 1052 dall’abate Umberto. Essa riporta scolpiti nella pietra i nomi dei primi dieci castelli benedettini e tra di essi figura Anticulum con il nome già contratto. Nei secoli seguenti (XIII, XIV E XV) il paese fu possedimento della famiglia di Corrado “de Antiochia”, che era nipote dell’imperatore Federico II di Svevia e cugino di sangue di Corradino. Grazie a Corrado capostipite della illustre famiglia imperiale Anticoli diventerà Anticoli Corrado. E’ interessante osservare, a tale proposito, che già nel “Chronicon” del monastero sublacense del 1573 il paese figura con il nome di Anticulum Corradi oppidum, Castello di Anticoli Corrado. A seguito della vendita dello stesso ai colonnesi di papa Martino V (1430), il paese acquisterà il nome dei nuovi padroni e si chiamerà Anticoli dei Colonna. Titolo che conserverà quasi fino alla annessione del territorio pontificio al Regno d’Italia (1870); dopodiché tornerà a chiamarsi con il titolo originario di Anticoli Corrado.
Un paese ricco di storia dunque già conosciuto nel VII secolo; un paese antico come testimonia il suo storico nome; un paese che conserva la notorietà attraverso i secoli. Ne è testimonianza, la testimonianza, la relazione di una visita pastorale fatta dal vescovo di Tivoli nell’anno 1772 nella quale si parla di terra generosa di bellezze ambientali, di chiese vetuste, di antichi dipinti, di uomini illustri.