ROMA – Estorsione aggravata, questo il capo di imputazione contestato ad un giovane campano nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dalla Polizia di Stato ed emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, al termine di un’indagine condotta con il coordinamento della Procura capitolina.
Il fatto, avvenuto nel settembre scorso, integra, purtroppo, la “truffa ai danni di anziani” più diffusa negli ultimi tempi: una donna ultraottantenne riceve una telefonata di aiuto da un falso nipote, che cerca soldi per pagare una grossa multa per salvare la madre appena arrestata. Il telefonista, intuendo che la vittima non era sola in casa, con un escamotage, è riuscito ad isolarla ed a convincerla poi a far entrare nell’abitazione un complice. È stato quest’ultimo poi a farsi aprire la cassaforte ed a rubare tutti i gioielli.
Le indagini, condotte fin da subito dagli agenti del VIII Distretto Tor Carbone, con l’apporto della Polizia Scientifica, hanno portato ad individuare un sospettato, ovvero un 21enne campano quale presunto autore materiale del reato.
Ulteriori conferme sono arrivate dagli accertamenti condotti con il coordinamento della Procura di Roma e proprio con gli elementi acquisiti, la stessa Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere.
Sono stati gli agenti di Tor Carbone a rintracciare il giovane nella sua abitazione di Casalnuovo di Napoli e, dopo gli atti di rito, lo hanno condotto nel carcere di Poggioreale.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.