Roma – A Palazzo Valentini, nell’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi”, si è svolto l’evento “Appia Patrimonio Unesco: Nuove prospettive per la via Appia Antica”, alla presenza di Mariano Angelucci, Presidente Commissione Turismo, moda e relazioni internazionali di Roma Capitale e consigliere metropolitano, Tiziana Biolghini, Consigliera delegata alle Pari opportunità, Politica sociale, Cultura, Partecipazione, Trasparenza e Anticorruzione di Città Metropolitana di Roma Capitale e Francesco Nazzaro, capo di Gabinetto Città Metropolitana di Roma Capitale.
Nel dicembre del 2024 Città Metropolitana di Roma Capitale ha concesso all’Università degli Studi di Ferrara – Dipartimento di Studi Umanistici – un contributo per la realizzazione un itinerario culturale e turistico che unisca il centro della città di Roma ai Comuni della Città metropolitana di Roma Capitale presenti sui colli Albani, quali Albano Laziale, Ariccia, Genzano fino ad arrivare a Velletri, a seguito dell’elaborazione del progetto “Appia Antica 39. Archeologia e rigenerazione territoriale” teso a definire un laboratorio di scavo e di progettazione urbana e culturale del primo tratto della via Appia Antica, interessando un’area in stato di degrado e mai indagata da uno scavo archeologico, nonostante la sua forte valenza storica e culturale, al fine di restituire questo tratto dell’Appia alla cittadinanza, creando un valore culturale aggiunto per il territorio, attraverso l’unione degli obiettivi didattici e scientifici dello scavo universitario ed il coinvolgimento attivo della popolazione.
Presenti all’evento molti illustri relatori: Alessandro Ippoliti, Professore Ordinario di Restauro e Prorettore al patrimonio architettonico presso l’Università degli Studi di Ferrara, Rachele Dubbini, Professore associato in Archeologia Classica Università degli Studi di Ferrara, che ha la direzione scientifica dello scavo, Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Amedeo Ciaccheri, Presidente Municipio VIII, Mons. Pasquale Iacobone, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Sono intervenuti inoltre Enrico Maria Guarneri, direttore Parco regionale dell’Appia Antica, Simone Quilici, direttore Parco Archeologico dell’Appia Antica, Fabio Turchetta, direttore scavo Appia Antica 39, Martina Almonte, direttrice Musei e Parchi archeologici di Praeneste e Gabii, Claudia Tempesta, Funzionaria archeologa del Parco Archeologico Ostia Antica, Marina Marcelli, Direzione Interventi su Edilizia Monumentale – Servizio Coordinamento Monumenti Antichi e Aree Archeologiche Sovrintendenza Capitolina, Luigi Crimaco, Direttore del Museo Civico archeologico “B. Greco”- Città di Mondragone.
Il progetto archeologico Appia Antica 39 si trova nell’area del cosiddetto Sepolcro di Geta in concessione di scavo dal Parco Archeologico dell’Appia Antica, Ministero della Cultura (DG ABAP DD 679, 31/05/2022). È parte del Laboratorio ECeC – Eredità Culturali e Comunità dell’Università degli studi di Ferrara e finanziato dalla Fondazione Patrum Lumen Sustine – PLuS Stiftung e da Città Metropolitana di Roma Capitale.
Comincia ora la sesta campagna di scavo, tra il I e il II miglio della Via Appia Antica dove la strada lascia l’Urbe superando la valle dell’Almone, da dove inizia la Via Appia Extraurbana: la “Regina Viarum”, inserita nel patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO nel 2024. Si tratta di un punto di passaggio tra gli spazi urbani e il territorio che anticamente segnava il confine della città di Roma. Un’area dall’altissimo potenziale culturale che tuttavia non solo non è stata mai indagata archeologicamente ma non è mai stata oggetto di una progettazione programmatica per la sua fruizione al pubblico. La campagna di scavo quest’anno si apre con grande anticipo in seguito alle necessità di tutela delle strutture messe in luce e per ragioni di sicurezza le indagini archeologiche saranno interamente condotte da archeologi professionisti, dirette dal Dott. Fabio Turchetta della ditta ARCHEO, diversamente da quanto avvenuto nelle prime cinque campagne di scavo (dal settembre 2022 a ottobre 2024) in cui i protagonisti sono stati studentesse e studenti provenienti da diversi Atenei italiani ed europei, impegnati in uno “scavo didattico”, cioè volto alla formazione archeologica professionale sul campo.
Grazie anche al contributo di Città Metropolitana di Roma Capitale, in continuità con gli anni precedenti la sesta campagna sarà indirizzata a consolidare il rapporto costruito con la comunità locale e i cittadini, che negli anni hanno imparato a percepire lo scavo di Via Appia Antica 39 come un luogo aperto, accessibile e ricco di stimoli. Nel 2025 l’obiettivo è, ancora una volta, quello di ricostituire un ponte tra ricerca scientifica e grande pubblico grazie a iniziative pensate per veicolare e spiegare temi scientifici in modo chiaro e comprensibile, coinvolgendo un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo. Il progetto rappresenta un esempio concreto di come ricerca scientifica e rigenerazione del territorio possano andare di pari passo, grazie alla sinergia e alla collaborazione tra istituzioni, università e comunità locali. L’aspetto didattico ed educativo che “apre” lo scavo alla partecipazione attiva e al coinvolgimento della comunità, è parte di un’azione strategica che Città metropolitana porta avanti: un’operazione innovativa in ambito della divulgazione culturale, che riconnette la cittadinanza al territorio e la fa sentire parte attiva della ricchezza culturale che offre.
Come visitare il sito archeologico
Tornano quindi gli Open Day, previsti con cadenza regolare e settimanale per raccontare le ultime scoperte, la storia in itinere del sito e il lavoro degli archeologi, ai quali non si è voluto rinunciare nonostante la criticità del cantiere di scavo. Un’occasione preziosa, per il pubblico fruitore quanto per l’equipe di scavo, di “aprire” i cancelli del cantiere e raccontare il progresso dei lavori mantenendo costante il rapporto costruito nel tempo, nell’ottica di un’archeologia pubblica e partecipata al servizio della comunità e del territorio di Roma.
Sono due le modalità per conoscere lo scavo di Appia Antica 39: “Open day scuole” e “Open Day per tutti”:
Open day scuole, destinato a scolaresche di ogni ordine e grado, ogni giovedì di aprile e maggio dalle 10:00 alle 11:00. Prenotazioni tramite il seguente Google form: https://forms.gle/jPsywSV3TrfUNWcr7
Open day per tutti, destinato a fruitori di qualsiasi età, il sabato mattina, dalle 10:00 alle 11:00 (date disponibili nella pagina Facebook “Appia Antica 39”). Prenotazioni tramite il seguente link: Eventbrite