Roma – La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti ha deciso di riprendere, a sei anni di distanza, l’appuntamento con l’Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina.
Com’è noto, fra il 2002 e il 2015 il convegno si è svolto per ben dodici volte che hanno lasciato segno tangibile nell’edizione di altrettanti volumi dedicati agli atti, l’ultimo dei quali uscito, con un certo ritardo, nel 2019.
La celebrazione del convegno si è interrotta in seguito alla riforma ministeriale da cui sono nate le Soprintendenze “olistiche”, riforma che, nel caso della Sabap-met-rm, ha visto anche diverse configurazioni territoriali, il cui assetto finale ha coinciso con l’ambito del titolo del convegno relativo al Lazio propriamente detto (Latium vetus) e alla Sabina.
Esso è stato la principale vetrina che ha portato all’attenzione di un vasto pubblico l’intensa attività della Soprintendenza in campo archeologico ed è stato anche il più agile strumento per la divulgazione dei dati scientifici, grazie ai tempi, sempre molto brevi, rispettati per l’edizione. Oggi, infatti, i dodici volumi a stampa costituiscono un ricco repertorio per la conoscenza archeologica del nostro territorio. Va da sé, quindi, che è parso estremamente opportuno riprendere la celebrazione del convegno e la pubblicazione degli atti, anche perché dal 2015 ad oggi molti rinvenimenti e scoperte sono rimasti inediti.
Il 13° Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, che inaugura la Serie Seconda e che vedrà, come di consueto, la partecipazione non solo dei Funzionari della Soprintendenza e dei loro collaboratori esterni, ma anche di molti studiosi di Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri, si svolgerà nei giorni da mercoledì a venerdì 25-27 maggio rispettivamente nella sede della Soprintendenza, presso l’Istituto Svedese e presso l’Accademia di Danimarca.
Come negli appuntamenti precedenti, ci sarà, oltre alle relazioni, una nutrita Sezione poster che verrà divisa in due parti (giovedì e venerdì 26-27 maggio) e che vedrà, in orario pomeridiano, una breve illustrazione di ciascun poster da parte dell’autore.
Mercoledì 25 maggio, in orario pomeridiano, saranno anche presentati gli Indici generali di “Lazio e Sabina”, voll. 1-12 (2001-2015), curati da Giuseppina Ghini e Alessia Palladino. Il convegno si concluderà venerdì 27 maggio con una visita guidata pomeridiana ai cantieri del Mausoleo dei Plauzi e del Tempio della Tosse a Tivoli (Zaccaria Mari).