Arriva la Pasqua, ma è vietato spostarsi nelle seconde case. Il monito di Giovagnorio: «Restate a casa»
Tagliacozzo – La Pasqua di quest’anno sarà diversa dal solito. L’emergenza coronavirus ci impone di restare in casa, e di non raggiungere le seconde case neanche in occasione delle festività. Il sindaco Giovagnorio, nel ribadire l’osservanza delle disposizioni governative, lancia un monito a tutti i cittadini che sono soliti in questo periodo raggiungere Tagliacozzo per trascorrervi la Pasqua: «Cari Amici che avete una seconda casa su questo territorio comunale di Tagliacozzo, cari tagliacozzani che vivete fuori e nelle ricorrenze annuali tornate a farci visita, desidero innanzitutto augurarvi una serena Settimana Santa. In questo frangente, in cui forte è la tentazione di tornare qui da noi, mi corre obbligo ribadire anche a voi che bisogna invece assolutamente rispettare le disposizioni delle Autorità nazionali».
Il Sindaco ricorda che «è vietato muoversi per qualsiasi motivo che non sia di stringente necessità lavorativa o di salute. L’Ordinanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno, emanata il 22 marzo 2020, prescrive testualmente all’Articolo 1: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
Tra le “comprovate esigenze lavorative” o “di salute” quindi non esistono assolutamente la gita pasquale cosiddetta “fuori-porta” e neanche la visita ai parenti, siano anche genitori o figli, tanto meno la riapertura delle seconde case. Tra l’altro, con ordinanza n. 26 del 7 aprile 2020, vi informo che la Regione Abruzzo ha vietato nei giorni festivi l’apertura di tutte le attività commerciali autorizzate».
Conclude poi Giovagnorio con un augurio a tutta la comunità: «Cari amici, cari cittadini, sarà sicuramente una Pasqua diversa dal solito, caratterizzata da queste stringenti misure che dobbiamo rispettare per la salute nostra e degli altri. Segnerà però un passaggio, nello spirito pasquale, dalle ristrettezze alla ritrovata libertà, una nuova normalità che darà energia e vita alle relazioni sociali, lavorative e ricreative.
Pazientiamo quindi ancora un po’, cerchiamo di essere responsabili per il nostro bene e per quello degli altri. Insieme ne usciremo, insieme ripartiremo, insieme ci salveremo. Auguri a voi e alle vostre Famiglie per una serena santa Pasqua di Resurrezione».