Arsoli – Intervento dei Vigili del Fuoco per nuove verifiche sulle condizioni di sicurezza del Castello Massimo.
L’edificio storico fu interdetto nel 2011 dopo un’ordinanza Prefettizia a seguito del crollo di una parte del cornicione che insiste sul centro abitato, fatto che comportò l’evacuazione di alcune famiglie. Nei giorni successivi fu posta una rete a protezione provvisoria in attesa dei lavori di consolidamento che non sono mai stati avviati.
Da diverse settimane sulle pareti del castello sono ben visibili, e in più punti, estese macchie di umidità causate dalla perdurante fatiscenza dei tetti con probabili conseguenti infiltrazioni interne che potrebbero compromettere ulteriormente le condizioni di sicurezza dello stabile e recare pregiudizio agli affreschi delle sale interne e ai beni contenuti. Le cattive condizioni di conservazione di tali beni hanno già comportato, ad ottobre 2016, anche un primo intervento della Soprintendenza che, con il supporto dei Carabinieri, ha disposto una custodia coattiva dell’archivio Massimo conservato presso il castello di Arsoli, perché le modalità in cui veniva tenuto erano a “dir poco vergognose” e hanno comportato un “irrimediabile danneggiamento dei beni”, come dichiarato dal Soprintendente Tosti Croce. (Paolo Morani)