Arsoli, secco “no” del comitato civico al centro di raccolta rifiuti
ARSOLIbera: "ci opporremo con tutte le nostre forze"
Arsoli – Dal comitato ARSOLibera riceviamo e pubblichiamo integralmente: “Da qualche giorno ad Arsoli si è costituito, con il nome “ARSOLIbera”, un Comitato Civico che ha lo scopo di fermare la realizzazione di un Centro Raccolta Rifiuti Comunale a poche centinaia di metri dal centro del paese e a ridosso delle abitazioni.”
Un Centro che raccoglierà ogni tipo di rifiuto, urbano e non: dall’umido, agli olii esausti fino ad arrivare agli pneumatici e per non farci mancare nulla anche le sostanze pericolose.
Il progetto colloca il Centro lungo la strada Aprutina, che, tra il verde di querce, acacie, carpini e pioppi, ospita “la passeggiata quotidiana” degli arsolani, per molti anche il percorso di raccoglimento emotivo, per recarsi a far visita ai cari defunti.
Una strada locale peraltro inadeguata per la circolazione dei mezzi pesanti.
Senza poi voler trascurare che a valle, a poche centinaia di metri, troviamo una delle più ricche falde acquifere del nostro territorio e a pochi metri un versante definito a rischio idrogeologico.
Ma poi, ci chiediamo, a cosa serve un’opera del genere se ad appena 3 km abbiamo già a disposizione un centro di raccolta situato all’interno della cava di Riofreddo?
Un sito, quest’ultimo, che, da sempre, è a disposizione dell’Unione dei Comuni del Medaniene e dove, proprio in questi mesi, sono in atto i lavori di riqualificazione e potenziamento.
Appare del tutto palese quindi anche un irresponsabile sperpero di denaro pubblico per un’opera evidentemente superflua.
Ecco perché consideriamo la decisione deliberata dalla Giunta Comunale, una scelta scellerata sotto tutti i punti di vista; ambientale, paesaggistico ed economico.
Auspichiamo in una immediata e più attenta riflessione che porti l’Amministrazione Comunale ad un concreto ripensamento.
Perché i territori non sono di chi, dentro la stanza dei bottoni, ne decide le sorti con una fredda ed epidermica valutazione costi benefici; i territori sono invece patrimonio di chi li abita, soprattutto di coloro che hanno scelto di restare e continuare a viverli, nonostante il sistema socio economico spinga ancora oggi allo spopolamento.
Noi ci opporremo con tutte le forze, uniti da un unico scopo, quello di tutelare il nostro territorio con la consapevolezza e la responsabilità di consegnare alle generazioni future un ambiente ancora sano.”