Roma – Dal Presidente del comitato Ambiente e Salute Asl Roma 5 Stefano Fabroni riceviamo ed integralmente pubblichiamo: “Tra i fantomatici reparti di terapia intensiva a Palestrina, l’esigua attività dell’ambulatorio pediatrico a Colleferro e l’attesa per il ritorno dei reparti neonatali al Polo Colleferro-Palestrina, cosa si aspettaancora a convocare la Conferenza dei Sindaci? Cari concittadini, dopo l’ultimo comunicato della ASL Rm5 ci sembra doveroso puntualizzare alcune cose: 1) La nomina del dirigente di II livello(il termine primario, infatti, non esiste più da molti anni nella terminologia
amministrativa!) della Unità Operativa complessa di Anestesia e subintensiva, presso l’Ospedale di Palestrina, ci lascia perlomeno perplessi, in quanto probabilmente con il termine UOC di Anestesia e sub-intensiva, i dirigenti ASL firmatari del comunicato stampa volevano forse intendere
UOC di Anestesia e terapia sub-intensiva, ma a noi non risulta che
esistano tali POSIZIONI ospedaliere così denominate, bensì sappiamo che
esistono UOC di Anestesia, terapia intensiva e… sub-intensiva!
Quindi, ci sembra ovvio che ancora una volta la dirigenza ASL stia
facendo un’ulteriore ammissione relativamente al fatto che presso
l’ospedale di Palestrina non c’è, in realtà, una Terapia intensiva
funzionante, come più volte promesso invece dai nostri politici ed
Amministratori, che hanno addirittura inaugurato ben due fantomatici
reparti di terapia intensiva. 2) Per quanto concerne l’ambulatorio
pediatrico, aperto recentemente presso l’ospedale di Colleferro, trattasi in
realtà semplicemente del trasferimento nei locali ospedalieri
dell’ambulatorio pediatrico, prima dislocato nel distretto territoriale di
Colleferro. Inoltre, questo ambulatorio ospedaliero sarà aperto solo tre
giorni a settimana ed in orari mattutini e solo previa prenotazione al CUP!
Ovviamente questa modalità di funzionamento rende gravoso fissare una
visita, cosicché ci risulta che l’attività dell’ambulatorio pediatrico
preesistente presso il distretto fosse veramente esigua! Infatti i genitori
trovano molto più funzionale portare i loro figli dal pediatra di famiglia, che
ben conosce le loro patologie, senza alcuna prenotazione ed in orari
molto più agevoli per chi lavora! Quello che servirebbe invece sarebbe la
restituzione al Polo logistico Colleferro-Palestrina i reparti neonatali
trasferiti all’ospedale di Tivoli, senza che i Sindaci abbiano detto una sola
parola, e un pronto soccorso pediatrico ospedaliero per un bacino di circa
180 mila abitanti, visto che in tutta la regione Lazio ne esistono solo 6!
Peraltro il personale materno-infantile e pediatrico degli ospedali di
Palestrina e Colleferro si trova ancora in servizio presso l’ospedale di
Tivoli e non si riesce a sapere quando ritornerà nelle sua sede naturale,
visto che l’ospedale covid di Palestrina avrebbe dovuto essere riconvertito
già dal 14 giugno 2021, come prevedeva la normativa regionale! Perché
ancora non è stato riconvertito?
Ancora una volta, vorremmo sapere cosa abbiano fatto i Sindaci del
nostro territorio per tutelare veramente i loro concittadini.
Potremmo avere, di grazia, qualche informazione al riguardo o ci
condannate, contro la nostra volontà, a restare sudditi, invece di
convocare urgentemente la Conferenza dei Sindaci?
Addì, 25 giugno 2021 Stefano Fabroni
Presidente Comitato Salute ed Ambiente
Asl Roma 5