Tivoli – Da Stefano Fabroni Presidente Comitato Salute ed Ambiente Asl Roma 5 riceviamo e pubblichiamo integralmente il seguente comunicato stampa: “Come anticipato nel precedente comunicato, vorremmo rendere informata la cittadinanza su altre problematiche sanitarie gravi, che abbiamo registrato da nostre indagini e dai media del territorio. Per quello che riguarda le liste di attesa, per visite mediche ed esami strumentali, sottolineiamo che ci vogliono addirittura centinaia di giorni per poter avere soddisfatta la propria esigenza. Ad esempio, addirittura, ci vogliono 500 giorni per avere una visita oculistica!
Non vi facciamo l’elenco delle altre prestazioni che richiedono centinaia di giorni, per non annoiarvi, mentre vi vogliamo rendere edotti sul fatto che la nostra ASL Rm5 fornisce solamente 23 prestazioni sanitarie, a fronte delle 40 prestazioni assicurate dal resto della Regione, come accade, ad esempio, per la risonanza magnetica nucleare che non è presente in nessuno dei nostri ospedali pubblici! Questa situazione perdura oramai da circa 15 anni, aggravandosi quotidianamente, e nessuno delle istituzioni sembrerebbe apparentemente interessata a porre rimedio a questa condizione di evidente ingiustizia costituzionale e sociale, nonostante le ripetute promesse di potenziamento dei servizi, in quanto, vista anche l’enorme carenza di posti letto per acuti che sono circa 430 al momento, a fronte di oltre 1000 posti letto che ci spetterebbero per normative regionali e nazionali, i cittadini di questa ASL sono costretti a fare i cosiddetti viaggi della Salute, dovendo andare spesso veramente molto lontano da casa, in alcuni casi fuori regione! Inoltre si aggravano le problematiche nell’ospedale di Colleferro, come riportato dai quotidiani, che si presenta sempre più sovraffollato e con carenza di operatori sanitari i quali sono allo stremo delle forze.
Oltretutto sembrerebbe – conclude – che siano state bloccate alcune sedute operatorie per la cronica carenza di anestesisti e rianimatori! Quindi sarà probabile che, per l’ennesima volta, in coincidenza del periodo estivo e delle sacrosante ferie del poco personale sanitario in servizio, molte attività di routine saranno bloccate, per cui anche la riconversione dell’ospedale covid di Palestrina, che dovrebbe avvenire a giorni, vista questa realtà, difficilmente permetterà una vera ripresa dell’attività.
Chiediamo, ancora una volta, ai nostri Sindaci di adempiere pienamente ai loro doveri istituzionali, per tutelare veramente il nostro sacrosanto diritto ad avere un equo accesso alle prestazioni sanitarie ex art.32 della Costituzione italiana. Non siamo cittadini di serie B”