ROMA – Si è svolta presso l’Aula Convegni dell’ospedale dei Castelli di Ariccia la ‘Giornata informativa sul trapianto di rene da donatore vivente’. Un incontro rivolto ai pazienti nefropatici e ai loro familiari. Illustrati i benefici della donazione da vivente; gli eventuali rischi per il donatore; la valutazione e la cura del donatore e del ricevente seguiti e assistiti da equipe multidisciplinare (nefrologi, chirurghi, infermieri, psicologi ed anestesisti).
Il Dipartimento di Scienze Chirurgiche del Policlinico di Tor Vergata è annoverato tra i primi centri in Italia di trapianto di rene e mette a disposizione della Asl Roma 6, che ha ospitato la Giornata, e dei suoi specialisti, la propria esperienza pluriennale. Sono intervenuti Cristiano Camponi, direttore generale Asl Roma 6, Giuseppe Quintavalle, direttore generale Policlinico Tor Vergata, Roberto Corsi, direttore sanitario Asl Roma 6, Mariano Feccia, direttore Centro regionale Trapianti Lazio, Giuseppe Tisone, direttore Dipartimento Scienze Chirurgiche Università di Roma Tor Vergata, Roberto Costanzi, presidente Associazione Malati di Reni, Liliana Castellani, coordinatrice Aned Sport Lazio, Giuseppe Iacovelli, presidente Fintred-Federazione Italia Nefropatici Trapiantati di Rene e Donatori.
“Nonostante stiamo assistendo ad un incremento importate degli interventi di trapianto di rene da donatore vivente, il numero in Italia resta ancora troppo basso- ha dichiarato il direttore generale Asl Roma 6, Cristiano Camponi- Ogni anno sono 10 mila i pazienti che iniziano la dialisi e il 30% di questi sarebbe candidabile al trapianto. Ci vuole una rete, consapevolezza e una efficiente attività di comunicazione. Ecco perché diventano fondamentali iniziative come questa, dovrebbero essere effettuate campagne informative capillari, rivolte ai pazienti e alla popolazione generale. Questo evento è un segno tangibile di questa nostra volontà”.
La collaborazione tra aziende sanitarie diventa poi un altro importante strumento per la diffusione di questa pratica, determinante per contribuire all’aumento delle opportunità offerte ai pazienti. “A questo proposito- ha aggiunto- poter contare sull’esperienza del Ptv, uno tra i primi centri in Italia di trapianto di rene, con il suo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale e con il ricorso ad un’equipe multidisciplinare (costituita da nefrologi, chirurghi, infermieri, psicologi ed anestesisti) è per noi della Asl Roma 6 un grande valore aggiunto”.
Proprio lunedì 31 ottobre un importante intervento di trapianto ha visto collaborare 40 professionisti della Asl Roma 6 e del Policlinico Tor Vergata per oltre 40 ore consecutive. “Questa Giornata la dedichiamo alla generosa donatrice, che con il suo gesto ha restituito speranza e salute ad altre due persone. Un atto che va riconosciuto ed esaltato”.
“Il Policlinico Tor Vergata inizia con la Asl Roma 6 un percorso di informazione e formazione verso i nostri pazienti- ha affermato il direttore generale Giuseppe Quintavalle- finalizzato a migliorare la comunicazione in tutte le fasi di cura. La presenza del Ptv, pioniere di tante iniziative, di avanguardie, di sperimentazioni ha l’obiettivo di arricchire questo territorio, rafforzandone il ruolo nella presa in carico del paziente. Un plauso va ai colleghi della Roma 6 per l’ingresso nel nostro PdTA e al professor Tisone, alla sua equipe e agli infermieri e psicologi del Coordinamento Trapianti per aver formato una forte squadra e creato un ambiente solido e scientificamente valido”. “Il mio invito adesso- ha concluso- è quello di approfondire sempre di più il tema della comunicazione, il concetto di informazione consapevole, anche sotto l’aspetto psicologico ed umano con pazienti e familiari”.