Tufo di Carsoli – Percorrendo la S.s. Tiburtina Valeria, ci si trova un bivio ormai particolarmente evidente per i lavori in corso di costruzione di vasche di laminazione per l’abbattimento del rischio idrogeologico. Prendendo la direzione per Tufo di Carsoli, si entra già in una atmosfera di verde e di pace non comuni. Poi dopo qualche tornante, l’arrivo a Tufo di Carsoli. Una realtà frazionale a sua volta divisa in tre localizzazioni: Tufo Basso, Tufo Alto e Villetta. Per quest’ultima basta prendere la stradina a destra e percorrere la parte pedecollinare di Tufo ed improvvisamente costeggiando un fiume si arriva in questo borgo piccolo ma ricco di fascino. Un fontanile decorato accoglie il visitatore, ed una serie di case a schiera, tutte sistemate e curate con fiori, balconi e finestre adornate accolgono in un ambiente in salita alquanto suggestivo. Nelle stradine, la valorizzazione ed i colori di Intonaci delle precedenti edizioni caratterizza l’unicità del borgo. Ci vivono circa trenta persone durante l’inverno, ma con un flusso molto più interessante durante l’estate. Molte abitazioni sono situate all’interno di portoni comuni, con piccoli borghetti interni su cui affacciano altri ingressi ed altre finestre. Orti ben coltivati che forniscono raccolti sani e genuini, e cantine perfettamente attrezzate per le conviviali, come quelle di un tempo. Da Giulio e Laura, è una festa e l’accoglienza è quella di un tempo, dove il filo conduttore è l’amicizia, la voglia di stare insieme, divertendosi in maniera sana. Non vi sono differenze: tutte le generazioni sono ben accolte e la convivialità attraversa la freschezza della bella gioventù, a quella di chi ha i capelli bianchi ricchi di esperienza e di vicissitudini passate ma con il sorriso stampato sul volto. Ed ecco che nel borgo di Villetta sembra di entrare in un altro tempo, troppo dimenticato dove si lascia alle spalle tutto ciò che ci fa corrucciare la fronte e si lascia spazio alle degustazioni, e alla sola voglia di stare insieme. Ecco la vita del borgo, che sembra distaccarsi dalla realtà quotidiana dei trantran e del correre, che diventa meta ideale per una cena conviviale con tutti gli ingredienti e requisiti di una volta. Ed eccolo a fine serata l’arrivo del vero protagonista, un bambino stupendo: Samuel, due anni che è di Villetta. La serenità del bimbo traspare dai suoi grandi occhi buoni e dall’affetto che gli viene tributato da tutti. Una piccola mascotte che è il tassello ideale per comporre un mosaico di vita che in altre realtà non esiste praticamente più. E quando, a fine serata si lascia Villetta e si ammirano quei dipinti che valorizzano le facciate delle case, le strade perfettamente pulite dagli stessi residenti. Tra qualche giorno la sesta edizione di Intonaci farà tornare ancora protagonista la realtà di Tufo e con essa anche Villetta, e si ha come il rimpianto che la visita è finita. Ma con la voglia di tornarci ancora.
Daniele Imperiale – Direttore di Confinelive