Carsoli. Entrò nella sala controllo del depuratore del Cam e distrusse il quadro centrale che regola la distribuzione delle sostanze depurative che finiscono nell’acqua. Con questa accusa è stato rinviato a giudizio un uomo di 38 anni, residente a Carsoli all’epoca dei fatti poi trasferitosi altrove.
Secondo quanto emerso dalle indagini, le intenzioni dell’uomo non erano quelle di creare un pericolo per l’ambiente o per gli utenti manomettendo il quadro centrale, ma si sarebbe trattato di un atto vandalico. Per lui le accuse sono comunque di invasione di edificio privato e di deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
I fatti risalgono al 2019 quando, secondo l’accusa, il 38enne si sarebbe introdotto nei locali del depuratore di Carsoli che si trova in via Le Ripi di proprietà del Consorzio acquedottistico e si sarebbe accanito contro il quadro dei pretrattamenti e contro l’impianto delle pompe dosatrici del polielettrolito presenti all’interno dei locali del depuratore, di proprietà della Bema Srl di Roma. Entrambe le società si sono costituite parte civile. L’imputato, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, è stato rinviato a giudizio e dovrà presentarsi davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Camilla Cognetti, il 19 giugno prossimo.