The news is by your side.

Aumenti Strada dei Parchi; interviene Ramadori: “Il 57% delle tariffe vanno alla parte pubblica”

ramadori
nella foto: l’ing. Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi

Roma – A partire dal 1°gennaio 2015, in conformità al vigente contratto di Concessione con il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti ed a quanto disposto dal Decreto Interministeriale del 31  dicembre 2015, le tariffe di Strada dei Parchi S.p.A. subiscono un aumento del 3,45%, quale adeguamento agli investimenti realizzati, al tasso d’inflazione programmato(1%) ed al parametro della qualità. Lo scorso anno, ricordiamo, nonostante il calo del traffico, il Governo ha deciso di differire gli incrementi tariffari previsti dalla legge, incrementi che adesso si dovrebbero sommare a quelli dell’anno in corso; su questo punto la Concessionaria ha presentato ricorso presso il TAR Lazio. Ricordiamo anche le polemiche del 2012, le interrogazioni e le proteste dei sindaci e dei cittadini. Proviamo  a spiegare come si arriva a questo aumento, anche per dirvi che non è stato possibile evitarlo. Innanzitutto è stato il bando di gara a stabilire i criteri per la determinazione delle tariffe, in base a un mix di parametri che si basano sull’incremento del tasso di inflazione, il totale degli investimenti effettuati, gli ammortamenti e i costi di gestione. Investimenti che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con le modifiche normative in materia antisismica e di sicurezza. traffico roma est Nell’aumento del pedaggio c’è tutto questo. E, teniamo a precisarlo, non è un aumento che finisce nelle tasche di Strada dei Parchi. Il concessionario versa il canone di concessione che è pari al 2,4 per cento; l’integrazione del canone Anas del 6%; il corrispettivo di concessione del 28%; l’ex fondo centrale di garanzia del 2% e l’Iva che è pari al 22%. Quindi, Strada dei Parchi su un euro di pedaggio incassa 43 centesimi. E con quei 43 centesimi garantisce manutenzione e sicurezza. Strada dei Parchi è l’unica concessionaria che corrisponde un prezzo di concessione all’Anas, pari a 55,9 mil annui, oltre ai normali canoni. Nel periodo 2003/2015, il Concessionario ha corrisposto all’Anas 670 mil, che certamente non sono finiti nella manutenzione delle strade abruzzesi, a differenza dei 699 mil di investimenti effettuati da Strada dei Parchi nel medesimo periodo di riferimento; l’importo di 699 mil è comprensivo dei contributi ricevuti per le Complanari di Roma (170 mil). Siamo consapevoli del momento di crisi, delle difficoltà per i pendolari e del fatto che molti sono costretti a servirsi dell’autostrada per andare al lavoro invece di servirsi del treno o del bus”, ha precisato Cesare Ramadori, Ad di Strada dei Parchi che ha aggiunto: “Ma è necessario ricordare che questo aumento è uno dei più bassi che è stato applicato dal 2003 ad oggi. Nel periodo di gestione di Strada dei Parchi, che va dal 2003 al 2014, gli incrementi tariffari più consistenti si sono registrati dal 2011 al 2014, durante i quali la concessionaria ha sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di opere importantissime.tronchetto a24 a Le Complanari di Roma, per cominciare: opere che hanno reso più sicuri e veloci l’ingresso e l’uscita dalla capitale, per un importo complessivo di 258 milioni di euro; il raddoppio del tratto autostradale in direzione di Teramo, gli interventi di messa in sicurezza dei viadotti, la dotazione del traforo del Gran Sasso di nuovi e più moderni sistemi antincendio, l’automazione delle stazioni di servizio, la posa di pavimentazione drenante su 100 chilometri di rete. A tutto ciò vanno aggiunti i lavori di riqualificazione dell’intera autostrada ereditata dalla vecchia gestione della Sara (vent’anni senza lavori di manutenzione). Tutte opere e investimenti” ha concluso Ramadori  “che Strada dei Parchi ha effettuato mantenendo intatti i livelli occupazionali, senza tagliare un solo posto di lavoro e nonostante le rilevanti perdite di esercizio, alle quali abbiamo fatto fronte con importanti immissioni di capitale da parte degli azionisti e non certo con l’aumento dei pedaggi”. Strada dei Parchi gestisce una autostrada di montagna che necessita di elevatissimi standard di sicurezza e di opere di manutenzione assidue e costosissime, proprio a causa di un tracciato geomorfologico molto complesso, caratterizzato da pendenze molto elevate e dalla presenza di 344 viadotti e 51 gallerie.“Spesso, negli anni passati, abbiamo sentito dire che i pedaggi di Strada dei Parchi sono tra i più alti d’Italia”, osserva ancora Ramadori. “Niente di più falso: all’opposto, le nostre tariffe sono le più basse tra quelle applicate dalle autostrade montane, sono quasi il 20 per cento sotto la media”. In merito all’adeguamento tariffario, si precisa che, in relazione al tipo di veicolo utilizzato (auto, moto, furgoni, camion etc.), allo specifico percorso autostradale e per effetto del meccanismo di arrotondamento ai 10 centesimi di € (per difetto o per eccesso), previsto per legge,  l’incremento finale del pedaggio può essere superiore, inferiore o anche nullo rispetto al predetto aumento annuo della tariffa unitaria.L’arrotondamento è disciplinato dal Decreto Interministeriale n. 10440/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.Per effetto di detto arrotondamento i pedaggi per i veicoli di classe A (autoveicoli a 2 assi con altezza sul primo asse inferiore o uguale ad 1.30m) potranno variare da un minimo di € 0,10 ad un massimo di € 0,60.