Arsoli. Arrivano i primi salassi per i cittadini Arsolani dopo l’insediamento della nuova Amministrazione. Il Gruppo di Minoranza, opponendosi fermamente al bilancio di previsione 2015, aveva denunciato l’esoso aumento dei costi coperti dalla TARI e inseriti a bilancio. Il risultato di una pessima gestione della gara d’appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di una palese incompetenza del gruppo di maggioranza Impegno e Trasparenza sul tema rifiuti. Infatti la raccolta differenziata ha raggiunto la soglia virtuosa del 65% (come da dati riportati sul disciplinare della gara aggiudicata), di contro le bollette dei cittadini, anziché diminuire, sono aumentate in alcuni casi fino al 180% rispetto al 2014. Tutti i comuni virtuosi d’Italia, che hanno affrontato con saggezza e competenza il tema gestione rifiuti, hanno saputo trarre beneficio dal miglioramento della differenziata, non solo sotto il profilo ecologico ma anche di tassazione sui cittadini. Uno dei princìpi volto al miglioramento della raccolta differenziata,dovrebbe essere l’introduzione di meccanismi economici che incentivino la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità locali alla riduzione della produzione dei rifiuti. Quale azione migliore se non diminuire le tasse per il cittadino? Se miglioro la differenziata, diminuisco drasticamente la quantità di rifiuti (non riciclabili) che costa di più smaltire. Inoltre dalla vendita del riciclato si potrebbe trarre un beneficio economico. Tutto questo per un potenziale beneficio del cittadino. Ad Arsoli nulla di tutto ciò; il miglioramento della raccolta è a vantaggio esclusivo dell’impresa che si è aggiudicata la gara! Oggi Arsoli è in vetta alla classifica dei paesi Italiani (con meno di 5000 abitanti) che spendono di più per la gestione dei servizi di igiene urbana; oltre 180 € per abitante.
(Elisa Chiti)