L’Aquila- Le associazioni dei consumatori Adoc Abruzzo, Federconsumatori Abruzzo, Acu Abruzzo ed altre, esprimono assoluto disappunto sui contenuti del provvedimento riguardante l’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma al tasso di inflazione, che la giunta regionale, con delibera n. 374 del 26.06.204, ha disposto, ai sensi della L.R. 40 del 23/07/1991.
“È solo un modo per far pagare ai cittadini abruzzesi una nuova tassa. Lo si denota anche dall’immediata entrata in vigore delle nuove tariffe autorizzate il 1 luglio – spiegano le associazioni dei consumatori -. È stata ignorata l’esistenza di un tavolo permanente e di un protocollo di intesa tra Regione, associazioni a tutela dei consumatori e utenti e soggetti gestori dei servizi di trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Gli aumenti, a danno dei consumatori, lavoratrici e lavoratori, studenti e pensionati, non sono congrui ai servizi (non è stato possibile determinare il raggiungimento di qualità e sostenibilità), disincentivano l’utilizzo dei mezzi pubblici (a favore di autolinee private ed auto proprie ove possibile), penalizzano le categorie sociali svantaggiate (c’è confusione sulla soglia Isee fissata inferiore a quella determinata per la carta di libera circolazione) o comunque i maggiori fruitori dei servizi che sono alla base della catena sociale stessa. Anche l’annuncio del rinnovo del parco macchine sembra essere solo un modo per giustificare aumenti non congrui. Si dissolve così la coesione territoriale tra corse dei treni soppresse, alta velocità sfumata e agevolazioni inconsistenti”.
“È stato richiesto un incontro urgente dalle associazioni dei consumatori ai soggetti interessati – aggiungono -. Il protocollo sulla mobilità sostenibile, sottoscritto dalle associazioni dei consumatori, rimane l’obiettivo fondamentale e primario. E cioè rendere l’offerta di trasporto più efficiente, attraverso l’integrazione dei servizi e la razionalizzazione dei programmi di esercizio, con eliminazione delle sovrapposizioni, riorganizzando servizi di adduzione e potenziamento rispetto alle principali direttrici regionali, come previsto dall’art. 1, comma 8 della L. R. n. 26 del 19 agosto 2016. E poi uniformare il prezzo dei titoli di viaggio ferroviari a quelli dei servizi automobilistici come previsto dalla citata legge regionale n. 26/2016; garantire un miglioramento della qualità dei servizi automobilistici e ferroviari integrati offerti ed una più adeguata tutela del cittadino – utente; garantire l’esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini abruzzesi, tenuto conto delle peculiarità socio demografiche e morfologiche del territorio servito, delle esigenze di collegamento e di unitarietà gestionale tra diverse aree della regione; valorizzare le efficienze e la maggiore flessibilità organizzativa e programmatoria derivante dalla gestione integrata sotto il profilo della modalità di trasporto (ferro/gomma). Adoc Abruzzo, Federconsumatori Abruzzo, Acu e altre associazioni dei consumatori manifesteranno contro tale provvedimento iniquo”.