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Autostrade, scendono i prezzi ma cresce la tensione sui viadotti della A24 e A25 con la trasmissione delle Iene su Italia 1

Redazione – Il primo ottobre è sicuramente una data storica. Da questa mattina i viaggiatori delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 risparmieranno il 13% sui pedaggi, tornando ai costi dello scorso anno, prima degli aumenti. Un fatto concreto che già da questa mattina sta rendendo felici e soddisfatti automobilisti, sindaci e quanti si sono battuti per questa giusta causa con forza e determinazione. Ma la festa se così si può dire è stata rovinata da un servizio delle “Iene” andato in onda in prima serata su Italia 1 proprio nella sera del 30 settembre. Una indagine che era titolata? “I viadotti delle a24 e A25 sono a  rischio crollo? ” C’è il punto interrogativo, ovviamente. Ma da ieri sera sul web si è  praticamente scatenato l’inferno, risolta temporaneamente la questione tariffe ora sui social se ne leggono un pò di tutti i colori. Piloni decorticati, con ferri arrugginiti alle loro basi, testimonianza, e chi più ne ha ne metta per un quadro che dipinge a tinte fosche una situazione che, se non fosse stato per la tragedia di Genova, nessuno si sarebbe mai posto questo problema. Le tecniche costruttive sono sicuramente differenti, ed il fatto che sia avvenuto a Genova, non significa che ora dobbiamo sentirci precari su ogni strada in cui passiamo. Non dimentichiamoci dunque i ponti ed i viadotti dell’Anas, che interessano diverse aree della Tiburtina Valeria. Dunque la tensione cresce su questo argomento e sicuramente non finirà qui. Molti politici approfitteranno della trasmissione per “ritrovare qualche momento di gloria”, inviando banali lettere e postando solite frasi di circostanza per il solo scopo di acquisire consensi. Dunque SI alla sicurezza, ai controlli alle cose fatte per bene, ma NO alle strumentalizzazioni di massa che generano allarmismo, il quale come nel caso dei viadotti di Strada dei Parchi, non essendo ingegneri o tecnici non possiamo fare altro che fidarci di chi li tiene aperti. D’altro canto la percorrenza sulle autostrade non è certo obbligatoria, si può sempre optare per la vecchia Tiburtina, con tutti i disagi del caso: autovelox, marcia lenta, ed allungamento delle ore di viaggio.